Invidio il ventoma anche nohttp://blog.libero.it/simurgh/2013-03-10T11:56:23+01:00Libero BlogPassava2013-03-09T11:43:20+01:002013-03-09T11:43:20+01:00http://blog.libero.it/simurgh/11970294.htmlsimurgh2 Scatto delle foto con il cellulare, a volte.Cosi, senza scopo, per fermare il passare.In...<p> </p><p> <img src="https://lh6.googleusercontent.com/-PpcT2kwPMMs/UTdaNGfoR6I/AAAAAAAAHXY/xTDala4v8ww/s662/Immagine.jpg" alt="" width="397" height="250" /></p><p>Scatto delle foto con il cellulare, a volte.<br />Cosi, senza scopo, per fermare il passare.<br />Inventare ossessioni per rinchiudere il tempo<br />Dargli valore nell'esplorare sensazioni inespresse<br />Una foglia per terra, i riflessi dell'acqua in un fosso.<br />L'idea che sprechiamo un sacco di materiale sensitivo <br />Esploratori di universi fatti di cose inutili,<br />detriti del vivere quotidiano, percezioni marginali<br />squarci imprevedibili sulla dimensione metafisica </p><p>Questi sono appunti che ho scritto sul taccuino bellunese<br />dopo quella foto:</p><p>Passava un tipo davanti la vetrata<br />Chissà dove andava, quale la sua vita?<br />Il cellulare attaccato al vetro. Scatti una foto quando passa.<br />Passa nei pensieri una sensazione di parole<br />che non sai ancora dire, ma sai potrebbero esserci, <br />le lasci li dentro a fare da sole, se vuoi prenderle sù<br />fargli un'asola in qualche modo che quando tiri si apre <br />e non parlano perchè non le badi. Le lasci solo scivolar via.<br />C'è uno spazio abbandonato come quello dietro ai capannoni<br />Ho sempre avuto passione di rumare nelle discariche umane<br />Un luogo dei pensieri in cui ti avventi sbandierando un vessillo<br />fai una foto e puoi star la a guardarla e farti attraversare <br />da quei pensieri che di solito non lasciano impronte e, come acqua scorrono via.<br />Le immagini sollecitano una narrazione<br />L'ambiguità avvolge le persone, <br />la casualità dei destini, la frammentarietà dell'esperienza<br />E pare la vita la somma di infiniti istanti che non hai tempo di fermare.<br />Ti da delle sensazioni. Fugaci pensieri, in genere<br />Con le parole puoi fermarla, dargli un nome</p><p><br />Incupimento <br />( senza mento, una barbetta sparuta, una bocca tesa, piegata all'in giù, cattiva, la mascella che digrigna, lo sguardo basso, le mani in tasca, il passo svelto)<br />Come se il reale fosse solo il visibile, e non il buio della caverna interiore con le sue risonanze. Quel vuoto in cui, per quanto si scavi, pare inesauribile.<br /><br />Sfilamento<br />di passi che neanche non senti, e lo sfilamento è come qualcosa che ti si leva, come un guanto che mi ero infilato, quel tipo la che va via, passando davanti la vetrata, che va via da qualcos'altro o che oppure ci sta tornando, la parola sfilamento ha per me un rinvio interno, di distacco, separazione, un taglio. Una assimilazione per contatto ottico, che rimane impresso dietro la pupilla, anche se passando resta quell'istante della foto, uno scorrimento abitato da un'addio. Come qualcosa di me che mi passava davanti, sfilando. Uno sfinimento poi, i millemile fili che l'intrecciano<br /> <br />Vuoto<br />il nulla che rimane<br />una scia di dubbi portati via da dei passi svelti, un vuoto di un mondo pieno che si trascina via, un vetro che separa, la pioggia, il fiato rimasto la, e quali pensieri precisi aveva in quell'istante? Come essere di fronte all'impossibile certezza che incombe<br />Quella del nulla, della vacuità e della perdita. Del vuoto cercarne la sua pienezza. <br /><br />Punto zero<br />l'inizio di un'oscura gerarchia, l'occultamento di un'esistenza, della percezione del vivere, questa pietra nera a cui non si presta orecchio alle sue profezie, i minuscoli segnali, le rivelazioni disattese, una topologia dell'invisibile.</p><p> </p><p><br />Giorgio De Chirico per esempio, ha scritto:<br />"Il guantone di zinco colorito,<br />dalle terribili unghie dorate,<br />altalenato sulla porta della bottega<br />dai soffi tristissimi dei pomeriggi cittadini,<br />m'indicava coll'indice rivolto ai lastroni del marciapiede<br />i segni ermetici di una nuova malinconia" </p><p> </p><p><img src="https://lh6.googleusercontent.com/-PpcT2kwPMMs/UTdaNGfoR6I/AAAAAAAAHXY/xTDala4v8ww/s662/Immagine.jpg" alt="" width="397" height="250" /></p><p>Thoreau, che era un grande osservatore<br />nel suo diario aveva scritto:<br />"Il problema non è ciò che si guarda<br />ma ciò che si vede" </p>Amputazioni2013-03-07T11:26:10+01:002013-03-07T11:26:10+01:00http://blog.libero.it/simurgh/11965805.htmlsimurgh2Sulla strada per casatrovo questi alberi amputati Amputazioni tranciano dita Il cielo si ...<p>Sulla strada per casa<br />trovo questi alberi amputati </p><p><img src="https://lh4.googleusercontent.com/-DXWrMz_Zok4/UStMeXboPII/AAAAAAAAHS8/97DYVdds5I0/s656/Foto2924%5B1%5D.jpg" alt="" width="373" height="171" /></p><p> </p><p class="MsoNormal"><span>Amputazioni tranciano dita <br />Il cielo si alza e si allontana<br />Un'imminenza si avverte improvvisa <br />Un urlo potente che neanche si sente<br />Come qualcosa in procinto di accadere <br />il senso non mente<br />all'amputazione che desertifica<br />sulla soglia dell'abitato<br />Di notte si poggiano aerostati <br />ma sono balene notturne<br />elefanti bianchi da stringere al petto<br />Non hanno smesso di cercare <br />nella rotta dei cieli il cobalto di perle <br />che più in alto si perde incapace <br />di impigliarsi sui rami <br />cerca un laghetto <br />una radura<br />le ombre di De Chirico<br /></span>Convoca gli alberi del bosco <br />convoca l'Ararat per fare paura<br />convoca i cervi nella radura <br />Quegli alberi amputati mi fanno pena <br />e anche paura<span><br />Di notte infila le sue braccia amputate<br />incapaci d'abbraccio, dentro nel buio del cielo<br />Le Furie Erinni sgravano notti<br />dentro il buio dei tronchi<br />Dalle radici risalgono<br />spargendo nel cielo dalle loro ferite<br />lo scuro segreto che la notte custode<br />la cosmogonia del principio di femmina<br />il sangue </span>evirato di Urano </p><p class="MsoNormal"><span><br />Mettete dei capezzoli teneri<br />sulla punta delle loro dita amputate<br /><br /></span></p><p class="MsoNormal"><span><br /></span></p><p class="MsoNormal"><span><img src="https://lh3.googleusercontent.com/-0gOT73td_Qc/UStMnB04zJI/AAAAAAAAHTA/NxPFnDBj9ys/s537/Foto2923%5B1%5D.jpg" alt="" width="212" height="305" /></span></p><p> </p>Kay Ryan2013-03-03T11:44:41+01:002013-03-03T11:44:41+01:00http://blog.libero.it/simurgh/11957770.htmlsimurgh2 Nave in bottigliaSembraimpossibile-non solo unanave in unabottibglia travento e mare.La ...<p> </p><p><iframe title="YouTube video player" class="youtube-player" type="text/html" width="200" height="166" src="http://www.youtube.com/embed/1P4bIoMmsu8" frameborder="0" allowFullScreen></iframe></p><p> </p><p><strong>Nave in bottiglia</strong></p><p>Sembra<br />impossibile-<br />non solo una<br />nave in una<br />bottibglia tra<br />vento e mare.<br />La nave prende<br />a lottare -<br />un' urgenza di<br />troppa pienezza si<br />vede. Possiamo<br />estrarla ma<br />non senza<br />rovesciare il mondo.<br />Un colpetto<br />e sono liberi.<br />Quale morte<br />incontrerete<br />piccoli marinai?</p><p>(Kay Ryan)</p><p><a href="http://www.poetryfoundation.org/bio/kay-ryan" target="_blank">Key Ryan</a> ha vinto il premio Pulitzer <br />La poesia era stata pubblicata su<br />"Internazionale" sabato scorso. </p><p> </p><p>Nel Mar Rosso<br />un veliero<br />dondola appena<br />dentro un bicchiere<br />attraverso le ere<br />una fetta di limone<br />che cava el freschin (1)<br />delle parole, la saliva<br />del pres-unto poeta<br />declamando<br />sotto la tettoia del Foster<br />una poesia di Key<br />senza trovare<br />la chiave<br />di quale morte<br />andranno incontro<br />i piccoli marinai<br />che vedevo camminare<br />per terra<br />tra i piedi<br />di quelli là<br />che parlavano<br />di candidati<br />elezioni<br />di quale futuro<br />Mentre alzavo lo sguardo<br />interrogando<br />gli sguardi vuoti<br />di preoccupazione<br />per quei piccoli<br />marinai<br />sperduti<br />lillipuziani<br />delle piccole cose. </p><p> </p><p>(1) Non credo ci sia la traduzione in italiano<br />Freschin è l'odore che il pesce lascia nei bicchieri </p><p>Un'altra di Key Ryan<br />che non ne trovi tante in rete<br />e questa dice:</p><p><strong>Cose accoppiate</strong></p><p>Chi, avendo solo visto ali<br />potrebbe mai ipotizzare<br />quelle cose sottili e stecche<br />che gli uccelli usano per terra,<br />il modo esitante con cui piegano<br />il modo buffo con cui ristanno?<br />E chi, solo studiando<br />le tracce nella sabbia<br />potrebbe pensare che queste forchettine<br />abbiano mai solcato il vento?<br />Cosi molte cose accoppiate sembrano strane.<br />Chi mai avrebbe sognato<br />che il corvo dall'ala larga della disperazione<br />avrebbe lasciato l'aria per andare<br />caracollando sulla terra,<br />una comune cornacchia? </p><p> </p><p>Poi rivendendo il video ho visto uno la in fondo<br />appoggiato al muro che ascoltava.<br />Cosa sapeva quello la dei piccoli marinai?<br />E cosa sapeva della cornacchia che caracolla per terra?<br />Secondo me sapeva qualcosa. </p>La soglia (Learning towards solace)2013-02-26T17:10:20+01:002013-02-26T17:10:20+01:00http://blog.libero.it/simurgh/11946744.htmlsimurgh2 E' un video bellissimo. Una short story.La regista è questa, straordinaria Floria ...<p> </p><p>E' un video bellissimo. Una short story.<br />La regista è questa, straordinaria Floria Sigismondi</p><p><iframe title="YouTube video player" class="youtube-player" type="text/html" width="375" height="213" src="http://www.youtube.com/embed/KPBLTlLTFHA?list=PLd7K6SbMb65PIUTd5W9H__baCffvdGz3S" frameborder="0" allowFullScreen></iframe> </p><p><a href="http://vimeo.com/54991422" target="_blank">Sigur Ross Learning towards solace</a> il video</p><p> </p><p>Come ti è entrato tutto quel vuoto dentro gli occhi?<br />Quanta desolazione può stazionare in un uomo?<br />Ti rassicura, oltre le case, l'orizzonte immobile<br />dietro la tenda, il cielo da una parte, la terra dall'altra<br />ognuno per la sua strada, nessuno si incontra<br />seguendo i passi dell'altro, sollevi la polvere.<br />Il cerchio d'oro, l'anello infilato nel dito <br />riporta in vita solo il ricordo, il cerchio che <br />la morte non si chiude <br />e dentro le ossa crepita un fuoco dolente<br />anche se non c'è luce che non passi dal fondo di un tunnel<br />certe notti sentirsi schiacciati dentro un buio che preme<br />e svegliarsi azzoppati come la bestia che sente davanti la fine<br /><br /><span style="color: #ff0000;">" Dio si fidava di me, che potessi proteggere la vostra vita.<br />E invece...invece sono solo una frode. <br />Ho paura"<br /><br /></span>Piccola regina con il tuo diadema<br />danzi con la tua ombra lungo la strada deserta<br />sul cordolo del marciapiedi come fosse una corda sospesa nel vuoto<br />con le ali di un'angelo, come la trapezista di Il cielo sopra Berlino<br />pensi ti salveranno e cerchi tuo padre. E' lui che dovrebbe farlo.<br />Invece sei tu a doverlo fare, piccolo angelo.<br />Nessuno più pareva ricordare le esili parole<br />nelle labbra striminzite e arse<br />di quell'incendio e della sua preda.<br />una piccola orazione di perdono e salvezza.<br />L'angelo bambino addobba le periferie con nastri luccicanti<br />inventandosi uno spettacolo sbalordente di grazia<br />dentro un tutù la piccola danza. Voleva essere Pina Baush<br /><br /><span style="color: #ff0000;">"Ho paura. Ho paura del sangue <br />che attraversa gli alberi e la guerra che sta per iniziare."<br /><br /></span>Dentro il solito bar a farmi di whisky dopo aver perso il mio centro<br />la carezza, uno spazio d'affetti domestico.<br />Ripristinato il vuoto, l'assenza, la deprivazione emotiva<br />nel bere sgolando, rossa di silenzio la gola.<br /><br /><span style="color: #ff0000;">"Mi dispiace, sono stato sventrato. So che ti ho deluso."<br /><br /></span>Ci vuole coraggio a vivere, più che morire.<br />Di tutte le cose che tengono assieme una vita<br />quante e quali sono veramente buone e sane?<br /><br /><span style="color: #ff0000;">"Ricordate, che questa vita è solo un'altra illusione." <br /><br /></span>Borbotta tra sè svuotando il bicchiere, il cuore, le vene.<br />Capovolgendolo sopra il tavolo è il vuoto quello che imprigiona.<br />Le tue dita di uomo compiono la loro piccola danza<br />attorno al bicchiere cercandone il bordo. Le tue gambe son là<br />sul ciglio, incapaci del salto e immagini lei, la tua bambina.<br />Un bellissimo angelo che compie passi di danza.<br />Sorridi, si scioglie ill dolore, immagina, la vedi, ed è grazia<br /><br /><span style="color: #ff6600;"><span style="color: #ff0000;">"Se solo potessi entrare e uscire nell'inesistenza <br />allo spazio tra luoghi. Spazio</span>."<br /><br /></span>Spazio diroccato, un'intera città che crolla dentro di me, le rovine.<br />E' qua che ti ho portato, mia piccola Sarah, mio piccolo angelo senza colpa<br />Un silenzio nell'aria fecondata dalle ali dei corvi<br />Spazio tra i luoghi, nella quiete illesa del fallimento<br />che nessuna lingua e parola potrebbe mai sciogliere<br />tranne un cuore d'inverno scaldato dentro un nido di stecchi e fili d'erba.<br />Gli venne in mente un film di Kieslowski, Film Blù.<br /><br /><span style="color: #ff6600;"><span style="color: #ff0000;">"Se solo potessi entrare e uscire nell'inesistenza <br />allo spazio tra luoghi."</span></span></p><p><span style="color: #ff6600;"><span style="color: #000000;">Una porta chiude uno spazio. Per troppo tempo<br />sei rimasto immobile sulla soglia. Viviamo<br />in luoghi di passaggio e d'attesa.<br />" Oltre è quello che è al di là della soglia" (Rilke)<br />Un'uscita sul retro. La porta chiusa alle spalle.<br />Rannicchiato dentro una roccia come un fossile.<br />Memoria e redenzione, non c'è scampo, è autodistruzione.<br />Passaggio, soglia, transizione<br />tra la vita e la morte, tra il sogno e il risveglio.<br />"Oppure guardare, stare fermi, restare"</span></span></p><p><span style="color: #ff6600;"><span style="color: #ff0000;">"Spazio. Spazio. Lo spazio tra i luoghi. Non ho paura. Non ho paura"</span></span></p><p>nel petto stringeva la stessa forza del fiore che s'apre.<br />Sposa del dio estinto, madre del figlio perduto.<br />Nell'aria il frinire dei grilli, l'odore di menta<br />tra le dita un rosario di scuri mirtilli.</p><p><span style="color: #ff0000;">" Non avere paura Sarah. <br />Amore tutto. <br />L'amore ... tutto. "</span></p><p>Entrambi dicono: <br />tutto Amore.</p><p style="text-align: right;"><em>"Soglia: oh, pensa che è, per due che si amano<br />logorare un pò la propria soglia di casa già alquanto<br />consunta<br />anche loro, dopo dei tanti di prima<br />e prima di quelli dopo...leggermente"<br />(Rilke - Nona elegia )</em></p>Vacuum2013-02-25T14:17:49+01:002013-02-25T14:17:49+01:00http://blog.libero.it/simurgh/11944062.htmlsimurgh2Vacuum clicca VacuumSconosciuta a te pare la mano tuache da...<p><br /><a href="http://vimeo.com/55262628" target="_blank"><strong>Vacuum</strong> </a> clicca</p><p> </p><p><img src="https://lh5.googleusercontent.com/-aJFDUO1NtSc/UStIHjRMW4I/AAAAAAAAHRU/oX81g54f0GI/s692/foto2933%5B1%5D.jpg" alt="" width="394" height="298" /></p><p> </p><p> </p><p><img src="https://lh6.googleusercontent.com/-gPlMBhR0Bqc/USt67WR4LVI/AAAAAAAAHTw/wyq5R8woGUw/s519/Foto2937%5B1%5D.jpg" alt="" width="265" height="307" /> </p><p class="MsoNormal"> <strong>Vacuum</strong></p><p class="MsoNormal"><span>Sconosciuta a te pare la mano tua</span></p><p class="MsoNormal"><span>che da dietro ti afferra, </span></p><p class="MsoNormal"><span>quasi come un sanscrito del corpo</span></p><p class="MsoNormal"><span>un mandala mentale che ti prende alle spalle</span></p><p class="MsoNormal"><span>accerchia e assedia, solco attorno al cerchio</span></p><p class="MsoNormal"><span class="ske02">sacro </span><span>recinto . Tenta di ristabilire </span></p><p class="MsoNormal"><span>un ordinamento precedentemente in vigore</span></p><p class="MsoNormal"><span>Affonda le dita la bocca distorce la voce</span></p><p class="MsoNormal"><span>Vacuum dentro il cerchio è il vuoto,la sua mancanza</span></p><p class="MsoNormal"><span>Stringe piccole morti, dentro quel nulla</span></p><p class="MsoNormal"><span>smagliante il pensiero scivola come pioggia</span></p><p class="MsoNormal"><span>su vetri appannati di addii.</span></p><p class="MsoNormal"><span>Vuoto vacuo mandala il pensiero svuotando feconda</span></p><p class="MsoNormal"><span>nel vuoto dell'utero blu cobalto </span></p><p class="MsoNormal"><span>solo una piccola samurai mi viene a salvare</span></p><p class="MsoNormal"><span>cerchiami tu col braccio al collo come i piccoli geki</span></p><p class="MsoNormal"><span>libera nos a malo dal grumo nel petto <br /><br />quando non ti sento cantare</span></p><p class="MsoNormal"><span>giro a vuoto dentro quel cerchio l'assedio nel cuore. </span></p><p class="MsoNormal"> </p><p class="MsoNormal"><span><img src="https://lh3.googleusercontent.com/-CbQRrYZQjG0/UStIAMMikAI/AAAAAAAAHRQ/YE_SSiN-v5g/s519/foto2931%5B1%5D.jpg" alt="" width="326" height="361" /></span></p><p> </p><p> </p>