Invidio il ventoma anche no |
AREA PERSONALE
TAG
MENU
I MIEI BLOG AMICI
- Suggestioni effimere
- la finestra
- N u a g e s
- La Donna Camel
- RUMORI SECONDARI
- surfista danime
- ALABURIAN
- parole imprigionate
- Lettere dal delirio
- ... ININ-FLUENDO ...
- LUNA DI MARMELLATA
- Il Gioco del Mondo
- In punta di piedi...
- Mondo Jazz
- InsonniaCreativa
- hasard et nécessité
- Io e Sara
- LUOGHI PERDUTI
- odeon 3.0
- Nuda
- Esercizi di memoria
I MIEI LINK PREFERITI
ALMOST BLUE-CHET BAKER
"In un mondo senza malinconia gli usignoli si metterebbero a ruttare"
(E. Cioran)
Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)
« chet | Billie Holiday - Fine and Melow » |
Non si sa per quale ragione ad esso venga, ascoltando una canzone, di scriverci su qualcosa di cui si poteva fare anche a meno, mentre se proprio doveva, aveva modo e ragione di scrivere mille altre cose su di sè, se proprio doveva. Chissà perchè? ma esso dice che non gli veniva altro
Hei negra! Aveva sedicianni quel suonatore di banjo.
Tredici tua madre, ballerina di fila, in quella notte d'amore.
Ne han cavato fuori te, negra e poi lui sparì. Tuo padre eh.
Clarence era un ganzo. Lo sai che fine ha fatto?
Gli piaceva andare in giro con l'orchestra, a lui. Era giovane.
Hei negra...cosa volevi ne venisse fuori da una cosi?
Senti bello, che vuoi dire? Che sono una puttana?
Versami da bere và. Conoscevi mio padre? Che tipo era?
Non dev'essere stao un granchè se veniva via con te.
Era un ganzo! Non lo fregava nessuno. Il migliore con il banjo.
Tu, quella voce l'hai presa da un sax. Non hai corde.
Alle corde ti ci metti da sola. L'hai gia buttato giu?
Tieni, te ne verso ancora. Bevi, bevi. Vuoi un po di roba, negra?
Non mi fai paura, bello! Ci sono cresciuta in mezzo a gente ben peggio di te.
Guarda che a me mi chiamavano Lady quando ero ancora bambina.
A te certo non han mai chiamato Lord. Buttami un altro goccio si.
Ti chiamavano Lady per le arie che ti davi. Eri una mocciosa.
Me l'ha detto una che si ricorda di te. Quando facevi la puttanella ad Harlem.
Lo sanno tutti che non volevi prendere i bigliettoni che ti infilavano tra le cosce.
Tu eri una signora. Ma se avrai avuto tredici anni, anche meno ...Brutti tempi eh?
Vai a cagare Jack! Dammi quel cazzo di roba che mi devo fare.
Te la lascio in bagno. Cosa ci canti adesso, negra?
Ceek to ceek. Poi mi racconti di mio padre eh?
Quando camminava per la strada
era come una bambina che si guardava i piedi
Ma quando passava davanti al bar
e sentiva la musica
doveva entrare e cantare
doveva per forza essere così
doveva entrare e cantare
doveva per forza essere così
(Lou Reed)
|
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: Daniela Raimondi
il 06/12/2019 alle 16:11
Inviato da: Lorenzo
il 13/10/2017 alle 01:18
Inviato da: emma01
il 18/04/2017 alle 16:53
Inviato da: lontradelbosc
il 08/04/2017 alle 21:28
Inviato da: çok güzel oyunlar
il 01/12/2016 alle 20:30
SAINKTO NAMTCHYLAK
I LIBRI SUL COMODINO
-Rilke - Tutte le poesie - Einaudi
-J. Franzen- Zona disagio-
-Jennifer Egan- Il tempo è un bastardo
-Tabucchi- Racconti con figure
-David F. Wallace- Tutto e di piu
-Ingo Shulze-Zeus e altre storie semplici
Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)