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Un blog creato da simurgh2 il 29/04/2010

Invidio il vento

ma anche no

 
 

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ALMOST BLUE-CHET BAKER

 

 

"In un mondo senza malinconia gli usignoli si metterebbero a ruttare"
(E. Cioran) 

 

Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)

 

Messaggi di Gennaio 2013

Odi Silvane

Post n°491 pubblicato il 27 Gennaio 2013 da simurgh2
 

 

Gli omini accendino
erano stati visti da dei bambini
sulle rupi lungo il fiume
Tra le mani piccole magie,
sortilegi nel tornare in testa delle cose.
Piccoli re nei loro regni si radunano.
Ogni cosa ha un suo re.
Anche la neve nella sua ortografia
il malinconico canto

I due fiumi  avevano due re
poi uno. 
Anche tu ne hai uno.
Poi ne hai millemila e
uno per ogni cosa che nomini,
vedi, prendi in mano, cerchi e cosi via.
Ogni cosa ha il suo piccolo re.
I piccoli re tuoi sono tutti in collegamento.
Ognuno un accendino 
Si mandano dei segnali.
Si conoscono l'un l'altro.
Si incontrano dentro le teste.
Allora dev'essere che un piccolo re dei miei è venuto in visita ad uno tuo. Forse si conoscevano gia da prima, oppure si son incontrati per caso e si son messi a chiacchierare. E cosi ti  tornano in testa delle cose.
I piccoli re, quando ne incontrano altri, di altri regni, come il mio e il tuo, allora si fanno dei doni, stabiliscono dei patti e, ogni tanto, li senti che ti fanno dei sortilegi e provi delle emozioni che non sai spiegare, sentimenti confusi, parole che non ti vengono e, forse bisogna inventare.

E' ancora buio quasi
come stamattina
e ce n'è uno sopra la rupe
Fa segnali
Non parlano e si radunano.
Uno alla volta, uno per uno
una volta per tutte
e poi ancora.
Hanno fiammelle tra le dita.
Il melo selvatico ha il suo re
ma quando guarda l'acero arrossisce.
Un rito segreto e antico
che solo i cervi sanno
Devono essere delle idi,
equinozi, calende, ceneri e fasti
Cose che fanno i piccoli re.
Non si sa bene.
Forse l'ordine rigoroso
che nella vita è precario
Il santo quotidiano del 27
Grande madre del monte,
del fiume e del bosco,.

da madre in figlia
da defunta a sposa
piccole fiammelle
che salendo
conciliano gli opposti
e rompono le acque
dove sull'acqua la rosa posa
Una rosa di cera bianca
con uno stoppino, una fiammella
galleggia sul laghetto
Il suo piccolo re gliel'ha detto. 

E' come uno scialle di fiammelle
quello lasciato dalle dita sale
Va a cauterizzare una ferita
che solo il piccolo re vede
ed è alta su nel cielo
dove volano degli elefanti
a scrivere dei verbi 
Odi Silvane
piccole fiamme vanno su per il cielo
Un'astronomia di piccoli fuochi
segna la rotta
che salendo tira su i fili
per ricucilre nel cielo uno strappo
Una ferita che nel cuore ha lasciato 

 

 
 
 

Ancora un poco, un poco, ancora

Post n°490 pubblicato il 22 Gennaio 2013 da simurgh2
 

 

I Sigur Rós hanno dato ad una dozzina di produttori cinematografici lo stesso budget modesto e hanno chiesto loro di creare liberamente ciò che avviene nella loro testa quando ascoltano le canzoni della band 

Il regista si chiama Ivan Landau
Gli attori Hannah Fraser e James Asher.

 

Un cielo nella ciotola
la mutua interazione

d’acqua, legno terra
i trigrammi del tao

fluido mutamento
Yin e Yan seduti
uno di fronte all’altro

 

 

 

Il mondo molto silenzioso
Nessun movimento in alto mare
Nessun movimento rapido
Una totale calma mortale
(Sigur Ross)

 

 

Sospesa tra due tratti trattenuta
Kkienn, cielo padre nell’I Ching
nella tensione della permanenza del principio
quando una vita si nasconde dentro l’altra
terra sole luna universo
le otto forze, le combinazioni, otto trigrammi

 

…possano mostrare speranza
La posso vedere attraverso la calma
Che sempre avanza lentamente attraverso i secoli
(Sigur R
os)

 

Una mistica simbiosi che trasuda
come nell’acqua scorra il tempo
che lui con un panno poi asciuga
Ba è l’otto Ba gua otto numeri
le combinazioni in un bacio
i mutamenti

 

Sentire le montagne
Queste eco
 sulle nostre teste
(Sigur Ros)

 

I tuoi occhi sempre piu grandi e trasparenti
come l’acqua che ti esce dalle mani
quasi fossi oceano e cielo dentro il rosso
traspiri rugiada come le ninfe
ancora un poco, un poco, ancora
e l’acqua che una fonte esce da un foro sulla nuca
poi ti trovi dentro un’abbandono a scivolare
come una prima luce che poi scompare
una pace fluida traspare nel tuo corpo i gesti
Avvolta di rosso il tuo sangue nella bianca carne
danza lentamente dentro l’acqua il cielo
che si fa buio nelle profondita marine un’Alifib

 

Ma la nobile credenza
Che le persone possano mostrare speranza
La posso vedere attraverso le fiamme
Ora una barca scura prodigiosa nella speranza
(Sigur Ros)

 

 

dentro un sogno arrotoli ogni destinazione

vado,
vieni

all'altro lato della vita il cuore,
per un momento, nella luce
a cervello ancora vivo muore

 
 
 

Sono tremendi gli angeli

Post n°489 pubblicato il 13 Gennaio 2013 da simurgh2
 

 

 

Un legno che scalda
come un'ancia al fiato che vibra
dentro la pelle una ad una
sfiorando le vertebre appena
da quel suono risucchiato dietro la nuca
risale, poi sfugge poi vola
vibra e sfibra dalle cortecce piccoli fili
dove da bambino hai tirato le frecce
e da ragazzo inciso il suo nome soffiandone
il suono dentro un buco poi coperto dal fango
hai sussurrato all'albero il segreto
arrampicandoti poi abbraccio dopo abbraccio
con le gambe stringendolo sempre più su
tra la cornovaglia e il tempio sul monte
dentro un pertugio tra due pietre rosse
la promessa di rilke
"sono tremendi gli angeli"

poi nell'aria rimase un grande silenzio

 

Bellissima questo pezzo di Surman. Fa tutto da solo. Il baritono però, ah il baritono è il suono delle montagne che circondano i suoi paesaggi, la foresta di pietra, il fiume impetuoso, il sentiero di sassi che sale e incontra il lamento del clarinetto basso. Un dialogo, una lamentazione, quasi a stenderne il corpo sull'altare del vento, saltella tra gli alberi della foresta, fino a giungere alla radura, per placarsi dolcissimo sull'erba,. stretto a lei, la clarinetta bassa in un'orazione amorosa, perduti per sempre, come un'elegia "sono tutti tremendi gli angeli"

John Surman - Saltash Bells 

 
 
 

AmiinAnima AnimAgica

Post n°488 pubblicato il 03 Gennaio 2013 da simurgh2
 

Amiina è un quartetto d’archi e di molteplici altri strumenti
campionature e  via discorrendo. Minimalista ed ambient dalle sonorità soffuse.
Suona spesso dal vivo con i Sigur Ros, ma anche con Bjork

Una meccanica celeste pizzica corde nel cielo d’Islanda
AnimaAmina rintocchi scandendo l’inesistenza del tempo
In punta di piedi le dita tra campanelle e violini come se
nel suono cercassi la consonanza della fiaba  ancestrale
intrecciando fili esili d’erba al seme la terra costruendo
ripari dentro millemila piccoli nidi che dondolano nell’aria
dove tutto comincia e piano si perde e dilata come un respiro
che lento sommerge e t’inonda rivestendo i boschi di incerto
cristallo nebula e spande Animagica sorte come quel suono
al cuore bambino s’accorda  in piccole foglie nella grande foresta
tintinnano lievi invocando il tuo nome
“che pura la si posa perenne sposa”

 
 
 

Kalasnikov

Post n°487 pubblicato il 01 Gennaio 2013 da simurgh2

 

Weddings & Funerals Band in "Kalashnikov"

 

Per chi balli, mia piccola Dizdarevic?
La cotogna di Sarajevo.
Mele selvatiche, "divlje jabuke"
Masa dagli occhi neri ciliegia
ne raccoglieva spesso una sporta
per preparare la torta col kajmak
l'acidulo formaggio dei balcani.
L'ussaro, cosi lo chiamavano
vide una banda macedone, sette briganti
giacca mimetica, diede loro una mancia
tutti li caricò sul camioncino
per portarli tra le vigne del monte
in un fracasso di ottoni e tamburi
tra loro c'era Goran Bregovic
Dio e la guerra sono spesso parenti
disse il capobanda e puntò il sax 
come avesse un kalasnikov
Birre, salame e Schwarzbror
e nella valle risuonò la canzone
Masa bosniaca pensò a sua madre Sanja
perchè in montagna tutto si tramanda
sappiatelo, per via femminile, disse loro
e mentre i maschi giocano alla guerra
e dicono cagate nei loro comizi
è solo majka la vera custode
del fuoco, delle stelle della vita
Con la morte finisce un bel niente.
Boom, boom, boom,boom
kutz, kutz ehy ja
kalasnikov, kalasnikov

jurrryyyyy...

è solo majka la vera custode
del fuoco, delle stelle della vita

 

Buon 2013

 

 

 
 
 
 

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SAINKTO NAMTCHYLAK

 

I LIBRI SUL COMODINO

-Rilke - Tutte le poesie - Einaudi
-J. Franzen- Zona disagio-
-Jennifer Egan- Il tempo è un bastardo
-Tabucchi- Racconti con figure
-David F. Wallace- Tutto e di piu
-Ingo Shulze-Zeus e altre storie semplici 

 

Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)

 
 
 
 

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