CALEIDOSCOPIO

Post N° 1160


Sereno pomeriggio d'avvento
Ero sul divano calda e comoda sotto un sofficeplaid e fissavo,senza vedere,l'albero di Natale:lucine,candele,bamboline,fili d'argento... il pensiero andava
dasolo...un po'qui,un po'da tutt'altra parte...Tra quei rami rivedevo altre feste natalizie,passate altrove,con altre persone,si',anchecon altri cibi...Mi mancavano quelle persone,da morire,ed anche l'odore di quei cibi...si'!
Dai miei nonni leccesi a mezzanotte si mangianodelle frittelle piu' o meno cosi':i bambini legustano con del miele sopra;i grandi invecele inzuppavano in una specie di vin cotto.
Tra i rami innevati dell'albero cominciarono asfilarmi davanti dei volti conosciutissimi e non,dei musi straamati di bestiole che mi avevanoonorato con la loro compagnia per un bel pezzodi vita...le mie care tartarughe,i miei canarini...
Il tintinnio festoso di alcune campanelle mosseper sbaglio mi riporto' all'allegria e mi tornaronoin mente le feste piu' allegre,specie quando imiei genitori facevano dei veri capolavori comevetrinisti nel presentare a me che mi svegliavouna vetrina di balocchi allestita mentre io dormivo!Che felicita'!
 
Ma unventoleggeromossele luminariescostandodei rami...e,fra tutte quelle luci,neve,sbrilluccichii,strass,stelle...forse mi confondo ma,parvemiriveder la Nonna Mia!