SINDACATO DI BASE

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Sin.Base: sintesi incontro con gli iscritti di martedì 04 Novembre 2008.Temi trattati SEDE. La nuova sede, situata in via Caffaro che tutti conoscono, è praticamente presa. Disdetto via Molteni senza costi aggiuntivi. Il trasloco avverrà ad inizio anno nuovo. La formalizzazione del cambio sede potrà avvenire contestualmente alla fine locazione di chi occupa la sede di via Caffaro. BLOG. E' attivato, stiamo lavorando al suo riempimento. I compagni che si occupano dei rispettivi blog (studentesco e sindacale) gestiranno entrambi nel senso che se un compagno dovesse essere impossibilitato a gestirlo, l'altro può sostituirlo. Gli indirizzi sono per quello sindacalehttp://blog.libero.it/sinbaseblog/ con la mail sin.base@blog.itper quello studentescohttp://comstudentesco.blogspot.com/ con la mail com.studentesco@katamail.com SCIOPERO 30/10. Successo della manifestazione studentesca. CGIL a Roma. Alla partenza il corteo si autoproclamava “antifascista ed antirazzista”. Durante il percorso il corteo si è diviso in due tronconi. Quello di SOS scuola, cui gli universitari (Humpty Dumpty, prevalentemente) avevano concesso la testa del corteo ha percorso la via Gramsci mentre gli universitari hanno percorso v. Balbi per occupare simbolicamente i binari della stazione Principe. E' probabile che i due tronconi si siano separati per non far arrivare insegnanti e bambini doveavrebbero anche potuto aver luogo incidenti. Comunque i troncone di SOS scuola dopo un tratto in direzione ponente ha invertito la marcia presumibilmente per terminare in p.za Caricamento. Al troncone universitario, durante l'occupazione simbolica dei binari, si sono aggiunti presunti black block (“bb”) genovesi presenti negli ist. Secondari Nautico, Bergese e Leonardo da Vinci, in una decina che trainano gli altri. All'uscita dalla stazione presumibilmente il corteo doveva terminare, infatti quando il corteo si è riavviato il furgone con lo stereo non è ripartito ed i compagni del HD non l'hanno seguito. Lungo il percorso i “bb” hannotentato di dirottare il corteo senza riuscirci, anche grazie al nostro intervento (DB è stato aggredito per questo e, difeso da tutti, ne è uscito senza conseguenze). La testa del corteo non si è resa conto che il dirottamento non era riuscito ed ha tentato di ricongiungersi col corteo oltre il lungo sottopasso che i “bb” avevano percorso in una decina. Il bel risultato è stato di sfilacciare il corteo e di ricongiungerlo con i “bb” che volevano bloccare la sopraelevata provocando l'intervento della polizia. Convinti a rinunciare ad un corteo ad “oltranza” anche gliuniversitari sono tornati sui loro passi per concludere la manifestazione a De Ferrari.Molto bene la diffusione dell'opuscolo e del volantino, uno dei pochi in circolazione, letto con attenzione dai partecipanti al corteo. GESTIONE CALORE. Prossima riunione con gli addetti al settore per avviare un'azione legale e sconfessarel'operato dei concertativi ed autonomi. SANITA'. In previsione sciopero del 7/11 indetto dalla CGIL che non firmato il CCNNLL, aderiremo sia pur senza mobilitarci ne arricchire il loro corteo, per pressare contatti con iscritti FIALS, la cui confederazione ha invece firmato, in palese contraddizione con se stessa, e della FIS con cui stiamo stringendo rapporti. INCIDENTI DI ROMA. Ricollegando le diverse versioni la questione ci è apparsa come un intervento della polizia, precedente gli incidenti, per far assumere alla “destra” la testa del corteo. I Centri Sociali, per quello che sappiamo, trovandoseli davanti in piazza li hanno giustamente attaccati impedendo di fatto la loro legittimazione in corso da qualche settimana su tutte le TV e giornali. Ridicola la tesi degli “aggrediti” innocenti e degli “aggressori” colpevoli, la provocazione è stata ben altra e, non sembri paradossale, rigettata grazie all'”aggressione”. Sul Corriere della Sera è comparso un articolo che commenteremo la prossima riunione, sul ruolo e le prospettive del sindacato concertativo e di Base. E' una riflessione che conferma le nostre ipotesi sull'unitarismo nel sindacalismo di base e dei vari Cremaschi.Genova, 04/11/08