SindromeDiPeterPan

Ricordo Magico


 Alle persone irrequiete accade spesso nella vita, d'essere dominate dall'impulso di cacciarsi nei guai con le proprie emozioni. Disseminare il territorio della fantasia, di nuove ed intriganti trappole per misurare curiosità, forza e tolleranza alle sorprese del cuore.La Strega rivede se stessa allo specchio, ricordando quella fresca di maggio, in cui nervosa tenta di sistemarsi un ciuffo ribelle, indecisa se disciplinarlo. Aveva dato di sé, all'uomo lontano, l'immagine di una donna disinvolta e libera, ma quella pinzetta la mise ugualmente. Per sorprenderlo e confonderlo.Il tragitto dalla propria casa ed il luogo del loro appuntamento sufficientemente per alimentare fantasie e timori. L'incontro tra loro, reso complicato da piccoli disguidi, ma intenso e magico, galvanizzato da un bacio di conoscenza, di reciproco assaggio. Ma sconvolgente. Un bacio in grado di suggellare sintonia, incantevole e selvaggia.Come trasportata improvvisamente, in una realtà diversa, in cui non riconoscere nulla di quanto le apparteneva. Non la natura, non la città, non le persone che la vivevano. Nemmeno pensieri e convinzioni.La Strega sicura di consegnarsi volontariamente, al pericoloso guaio di un amore difficile. Lui non libero. Lui lontano, troppo lontano. Lui non disponibile ad abbracciarla nei momenti difficili. Avrebbe potuto e dovuto solo sognarlo, desiderarlo. Disperarsi per questo. Coraggiosa, ma soprattutto dominata dal sangue che stava cambiando direzione, ribaltando pensieri e convinzioni, decidendo di assecondare emozioni e temporaneo desiderio di vivere sogni e fantasie complicate.Sono trascorsi giorni, mesi, persino due stagioni. Rari i loro incontri ma sempre speciali. Potrebbero trascorrere altri mesi, altri giorni ed altre stagioni, ma la Strega sarà sempre orgogliosa e felice di essere riuscita a dominare solo quel ciuffo ribelle