SindromeDiPeterPan

MAGIA DI UN BOSCO


Le foglie che scricchiolano sotto i miei passi, e gli alberi dipinti di colori caldi, proteggono i miei pensieri, dentro questo bosco lontano da voci e rumori umani. Il loro respiro che diventa nebbia. Uno di questi alberi si è nutrito della mia primordiale essenza. Qualcuno contento del mio arrivo in questo mondo, seppellì il mio cordone ombelicale tra le sue radici, sicuro che la mia energia avrebbe fatto crescere forte un esile arbusto e con la speranza di un equo scambio.E' molto tempo che non mi addentro dentro questo bosco...... Popolato dalla mia fantasia infantile di elfi allegri e benevoli. In questa direzione sfuggivo dalle insidie della tristezza. Lo spirito della persona saggia che mi ha reso parte di questa terra da subito, aleggia tra le fronde degli alberi e nei cumuli di foglie.....Disperdendoli..... per colorare l'aria. Non c'è più a insegnarmi il nome di ogni albero e sua possibile età..... non c'è più a raccontarmi la storia delle persone che quel bosco l'hanno attraversato per motivi simili ai miei. Ma io ricordo tutto. Anche della storia di quel soldato trovato esausto, o di quella donna che sotto il castagno diede alla luce il suo primo figlio. Il più forte di tutti gli altri. L'unico a sopravvivere nelle guerre e conseguenti carestie.Di una piccola e astuta volpe a cui venne risparmiata la vita, perchè troppo bella, ed il contadino offeso dalle sue razzie notturne, incantato dai colori del suo manto. Le cose belle non si eliminano.....Niente di brutto è mai accaduto tra questi alberi. Per questo forse ho sempre ritrovato la serenità.Sono passati anni da quando l'uomo che si prese cura di questa terra non c'è più..... Altri piccoli ed esili arbusti sono nati, gli alberi già presenti nel frattempo si sono fortificati, generazioni di volpi hanno trovato riparo e rifugio..... la mia mente ed il mio cuore sembrano alleggerirsi.... L'uomo del bosco non è mai andato via. E' rimasto a proteggere il mio albero e la mia essenza, così come la volpe, l'anima di una madre fiduciosa e di un soldato spaventato. La malinconia ad avvolgermi in un istante, in quello subito dopo disperdersi insieme alle foglie e alle zolle di terra, con la forza del vento autunnale. Abbraccio un albero, come sempre faccio quando temo di essere trasportata via dalla furia degli eventi. Al di là di quelle fronde c'è il mondo, la sua atmosfera molto diversa da questa pace, molto meno incoraggiante. Guerre, carestie, esseri umani insensibili ad ogni forma di bellezza ed armonia, pronti ad uccidere anche la volpe più bella con il pretesto della sua fame notturna. Uno scoiattolo divenuto proprietario del tronco di questo albero cresciuto forse con il mio cordone ombelicale, supera la paura ancestrale per l'uomo e si espone per venirmi a rassicurare......Ed anche forse ringraziare della mia venuta al mondo, per avergli dato una solida casa dove rifugiarsi d'inverno.La magia della natura non ha data di scadenza.....