SindromeDiPeterPan

Ricordandoti.....


Non ero accanto a te quando sei partito per il tuo ultimo viaggio, ma ho sentito dentro al cuore una porta chiudersi. Come qualcuno che teme di salutarti, che vuole sottrarsi a drammatici convenevoli e lasciare nella mente solo ricordi piacevoli. Il mondo mi ha fatto paura dal giorno dopo...... tu sei sempre stato dalla mia parte, con severa e composta dolcezza. I tuoi occhi contenevano terra e cielo insieme, e sapevano spiegarsi.....Il luogo dove eri diretto, sicuramente meglio di questo. C'erano persone ad aspettarti. La tua amata compagna, il tuo figliolo troppo fragile per resistere agli eventi della vita, i tuoi amici con cui hai vissuto giovinezza e maturità. Sei stato il mio libro di storia popolare, con te ho imparato quanto la semplicità aiuti nel trarre conclusioni complicate. Mi hai raccontato favole, apprese dalla terra e dagli alberi. Non ho più paura dei fantasmi grazie a te, perchè con loro ho imparato a convivere. Perchè tu mi hai preso per mano, portato in cantina e raccontato di quegli spiriti familiari che da sempre proteggono la terra e le nostre case. Che abitano il nostro sangue, perchè è attraverso esso che continuano a vivere. Una giovane donna spaventata, la bambina lasciata davanti ad un convento, il soldato che cambiò idea e decise di vivere nell'illegalità piuttosto che uccidere un altro essere umano. Il bambino malato che vi lasciò perchè inadeguato a questa dura e difficile esistenza.Un cimitero di campagna immerso nel silenzio. Io davanti a te. Tu dentro me....... A scatenare ribellioni e risolvere dilemmi con un valore soltanto...... La semplicità. Non si va mai davvero via se qualcuno continua ad amarti. Come io sto facendo. Ed è questo che mi rende viva ora......La consapevolezza di tramandare il tuo sguardo severo e saggio. Guardo mio figlio...... La sicurezza di aver replicato la tua forza, rende immortale anche me.