Single_R_Mente

eccomi! ancora non mi ha sequestrata :) In realtà io penso molto a chi ho davanti, se è una persona vera o falsa.. e questa proprio mi sfugge.. poi sono una che si affeziona e se mi dovesse voltare le spalle mi spiacerebbe e poi mi darei della stupida perchè in fondo sapevo di non dovermi fidare.. mah insomma.. non è che adesso mi sprema troppo per capirla.. però visto che non è la prima che si comporta così.. bo...sarò mica io quella che non capisco fino in fondo? Grazie e un abbraccio!

Quoto: chi se ne frega di cosa pensa. La gente ha sfumature, mica è bianca o nera. Incontri una persona, ti piace, su 10 cose te ne piacciono 7, altre 2 non le capisci e 1 ti fa venire il latte alle ginocchia. È normale. Ok, c'è il discorso dell'imprinting di competizione infantile. Non credere che lo sottovaluto. Ce l'ho pure io (più ti leggo e più penso che io e te siamo uguali!) e non mi sento mai adatto, se uno mi dice anche solo una cosa scherzosa o mi tocca in un punto dove mi sento inferiore la prendo male e a volte divento pure scortese. Non sono diffidente ma è come se non riuscissi mai a capacitarmi di piacere a qualcuno. Penso sempre: «Ma no Fil, non può essere, ti sta ingannando, sicuramente questo interesse che mostra non è reale e sincero ma dovuto a [aggiungi una paranoia psicopatologica a tua scelta]». Non fare il mio errore, keida: parti dal presupposto che puoi piacere a qualcuno punto e basta. E che il tuo modo di piacerle può non esserti ovvio o comprensibile. Proviamoci, dài. Io ci sto provando.

Propongo una quarta ipotesi: "chi se ne frega di quello che pensa veramente?" (visto che ti fa piacere interagire con lei). Rischi di non cogliere il lato positivo che questa persona ti mostra, vero o falso che sia. Eppoi sempre meglio non aspettarsi nulla da nessuno piuttosto che perder tempo per capire se merita o meno la tua attenzone....
..... beh, certo che se fosse psicopatica sarebbe un bel problema.... ok, se non vedo più altri post vedrò se risulterà qualche "35enne scomparsa misteriosamente nel milanese" :-)))

Si infatti non era un post in cui mi piangevo addosso, ma piuttosto una ricerca del motivo per cui sono stata così disinibita nel dire cose che potevo ampiamente evitare.. Ma devo ancora studiarmi in alcuni casi scrivere e rileggere dopo un po' di giorni mi fa capire. Grazie ad entrambi!

Sono abbastanza d'accordo col commento sopra: se hai detto cose che non avresti dovuto dire un motivo c'era. Inutile stare lì a crocifiggerti: qualcosa te l'ha fatto dire. Bene, cerca di capire cosa e perché.

Non è possibile che tu abbia detto cose che non pensavi; è probabile che ti sia pentita di averle dette. Ma il succo è tutto lì: le hai pensate. Ora cercare il motivo mi sembra un po' inutile e negativo per te. Ciò che puoi fare è andare avanti facendo finta che non sia successo niente. Ripeto: qualunque cosa tu abbia detto o fatto non è stata dettata dalla casualità ma da una tua precisa volontà. Perciò: sorridi e non te ne preoccupare :-)

A volte è necessario seguire la corrente piuttosto che risalirla....
Secondo me non è Dio che vuole o non vuole qualcosa: in fondo siamo dotati di libero arbitrio e quindi siamo noi che decidiamo quale strada intraprendere......

Mi riconosco al 100% in questo post. Avrei potuto scriverlo io.

Sì sì ho capito cosa intendevi :) L'ho liberata un po', scrivimi pure.

Si ok... non fraintendermi, non ho pensato fosse una cosa superficiale... volevo mandarti un mp ma hai la casella piena!!!! Ciaoo