Creato da sinistracologno il 18/02/2007
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«Studiato in tutto il mondo, tu sei stato quasi dimenticato in Italia. Forse oggi anche la sinistra italiana non ama più il pensiero, forse anch'essa è salita sul carro della cultura intesa come esibizione e spettacolo»  - [GIULIANO GRAMSCI - lettera al padre Antonio Gramsci]

 

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IL CASO MORO

16 marzo: alle ore 9,15 un commando di brigatisti rossi (composto secondo le risultanze dei processi, da nove persone più una vedetta) tendono un agguato in via Mario Fani ad Aldo Moro, Presidente del Consiglio nazionale della DC, mentre va a Montecitorio per il dibattito sulla fiducia al 4° governo Andreotti, il primo governo con il sostegno del Pci. In pochi secondi i brigatisti uccidono i due carabinieri che accompagnano Moro e i tre poliziotti dell'auto di scorta. L'on. Moro viene caricato a forza su una fiat 132 blu. Poco dopo, le Brigate Rosse rivendicano l'azione con una telefonata all'Ansa...

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QUESTIONE MORALE A COLOGNO MONZESE, IL PDCI ESCLUSO, PRC LO SEGUE

A pochissime settimane dal voto, il Partito dei Comunisti Italiani di Cologno Monzese viene escluso dal Partito Democratico, da Sinistra Democratica, dai Verdi, Dai Socialisti e dalla Lista Cantalupo. La discussione per un programma unitario viene così terminata con accuse gravissime rivolte al Segretario del PdCI Adamo Mastrangelo, accusato di aver detto cose gravi sull'attuale Maggioranza di centro-sinistra. Nel comunicato Stampa divulgato dalla Maggioranza si parla di "responsabilità civili" del Segrario Pdci, immediatamente appoggiato dall'intero Partito, da Cologno Solidale e democratica e da Rifondazione Comunista. Mastrangelo accusa:" Ci hanno eslcuso perchè siamo liberi,  dunque scomodi". In un'intervista a Colognonews (http://www.colognonews.com) Della Torre (SD) e Mastrangelo si confrontano in merito a tale questione.

 
 
 

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Post n°110 pubblicato il 11 Dicembre 2008 da sinistracologno

 
 
 

Italia Dall'estero

Post n°109 pubblicato il 11 Dicembre 2008 da sinistracologno

Ecco a voi un interessante articolo tratto dal quotidiano francese Le Figaro, e fedelmente tradotto dal sito web http://italiadallestero.info/
Il sito propone periodicamente articoli inerenti la nostra penisola, visti con gli occhi dei giornalisti del resto del mondo. Citando Seneca "I vizi degli altri li abbiamo innanzi gli occhi, i nostri dietro le spalle", non può che tornare utile avere una prospettiva differente della nostra situazione nazionale.

Per non parlare del controllo de...

Silvio Berlusconi ha acquisito un soprannome: “Cesare”




Pubblicato Giovedì 4 Dicembre 2008 in Francia

[Le Figaro]

I frequenti eccessi d’ira del presidente del Consiglio contro i
giornali e i leaders dell’opposizione, i suoi modi autoritari
inquietano perfino i suoi alleati.


Non appena si parla della televisione privata, il presidente del
Consiglio italiano si mostra particolarmente permaloso. Ha cura
d’evitare tutti i comportamenti che diano da pensare cheabusi del suo
doppio ruolo di padrone della stampa e capo del governo. E rimette
seccamente al loro posto i giornalisti ed i leaders dell’opposizione
che lo accusano di esporsi ad un qualsiasi conflitto d’interessi.


Di solito, Silvio Berlusconi se la prende con il quotidiano di
sinistra La Repubblica o con i canali televisivi, compresi quelli del
suo gruppo Mediaset, che gli verserebbe. Berlusconi s’indigna del fatto
che i loro giornali abbiano titolato in copertina “Berlusconi contro
Sky” a proposito di un articolo di legge che eleva dal 10 al 20% l’IVA
sugli abbonamenti della televisione di Rupert Murdoch.


“E’ vergognoso”, non ha smesso di ripetere durante tutta la durata
di un viaggio ufficiale in Albania, accusando i direttori di questi due
grandi quotidiani di “non saper fare il loro lavoro” : “Farebbero
meglio a cambiare mestiere.” Provocati, i due direttori hanno risposto
che i loro giornali avevano “scrupolosamente” rispettato l’obbligo di
informare compiutamente i loro lettori sulla questione. “Continueremo
ad esercitare il nostro mestiere come l’abbiamo sempre fatto, anche se
questo procura di tanto in tanto un dispiacere al presidente del
Consiglio in carica.”


In fondo, Silvio Berlusconi non ha certamente torto. L’articolo di
legge sull’Iva corregge un’anomalia che permette dal 1995 al gruppo
Murdoch di beneficiare di un privilegio inspiegato dato che tutti gli
altri operatori sono tassati al 20%.


Anomalia fiscale


Sky rivendica 4,2 milioni di telespettatori ed il 30% del mercato
(contro il 32% per Mediaset e il 34% per la RAI). In modo abbastanza
sbalorditivo e incomprensibile, il Partito Democratico di Walter
Veltroni ha immediatamente preso le parti del “povero Murdoch”,
vittima, a loro credere, della “vendetta” del Cavaliere.


Ma il ministro dell’economia italiana, Giulio Tremonti, ha fatto
tacere d’un colpo le critiche, mostrando un avviso d’infrazione emesso
nell’ottobre 2007 dalla Commissione di Bruxelles che ordinava al
governo dell’epoca, presieduto da Romano Prodi, di mettere fine senza
ritardi a questa anomalia fiscale.


Passata la tempesta, resta il rancore di un primo ministro sempre
meno disposto a subire il flusso di critiche alle quali lo espone la
sua maniera autoritaria di condurre la politica. Gli spiriti maliziosi
gli hanno trovato un soprannome: “Cesare”. Il suo principale alleato,
il post-fascista Gianfranco Fini gli rimprovera un “bonapartismo”
sospetto a qualche mese da un avvenimento determinante per la destra
italiana, la fusione pura e semplice, a marzo prossimo, del suo partito
di Alleanza Nazionale con la formazione del Cavaliere, Forza Italia.


[Articolo originale di Richard Heuzé]



 
 
 

Post N° 108

Post n°108 pubblicato il 11 Dicembre 2008 da sinistracologno


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Post N° 107

Post n°107 pubblicato il 24 Novembre 2008 da sinistracologno

Il mostro
unico


Cari studenti facinorosi, sono la vostra amata ministra
Gelmini.
Dopo il cinque in condotta e il maestro unico, ho una nuova idea che
potrà risollevare la scuola italiana.
Da dove inizia l'istruzione?
Dall'asilo. E proprio qui bisogna intervenire, perché i bambini diventino
obbedienti e ligi al dovere.
E le favole, con la loro sovrabbondante fantasia
e il loro dissennato spreco di personaggi, li allontanano dal sano realismo e
dal doveroso conformismo e alimentano il pericolo del fuori tema, della
deboscia, della droga e del bullismo facinoroso.
Perciò per decreto legge
istituisco il Mostro Unico.
Sarà proibito leggere favole che contengano più
di un mostro o di un cattivo, con relativo aggravio per la spesa pubblica, e
soprattutto si dovrà, in ogni fiaba, sottolineare la natura perversa, facinorosa
e vetero-comunista di questo mostro.

Secondo il DMU (decreto mostro
unico) sono proibiti ad esempio Biancaneve e i sette nani, perché Grimilde e la
strega sono un costoso e inutile sdoppiamento di personalità nocivo
all'immaginario dei giovani alunni, per non parlare dell'ambigua convivenza tra
Biancaneve e i sette piccoli operai, di cui uno, Brontolo, sicuramente della
Cgil.

Cappuccetto Rosso è ammesso, ma si sottolinei come il cacciatore è
evidentemente della Lega e il lupo di origine transilvana e
rumena.

Proibito Ali Babà e i quaranta ladroni, ne basta uno. Abolito
Peter Pan, troppi pirati che gravano sulle casse dello stato. Abolito Pinocchio,
anche accorpando il gatto e la volpe in un unico animale, restano il vilipendio
ai carabinieri e il chiaro riferimento a Mediaset del paese dei
balocchi.

Ammesso Pollicino ma dovrà chiamarsi Allucione ed essere alto
uno e settanta, per non costituire un palese sberleffo al nostro amato
presidente del consiglio.

Proibito Hansel e Gretel, perché i mostri sono
due, la madre e la strega, e inoltre si parla troppo di crisi
economica.

Proibito il brutto anatroccolo. Se uno è brutto, lo è per
motivi genetici e tale resterà. Inoltre Andersen era gay.
Parimenti proibito
il gatto con gli stivali per la connotazione sadomaso.

Proibita, anzi
proibitissima Cenerentola. Le cattive sono tre e assomigliano tutte a
me.
Cioè alla vostra ministra superficiale, impreparata e ciarliera. Ma la
vostra Ministra Unica.
 

 
 
 
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