|SINISTRA|Cologno

Post N° 100


http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Alitalia-e-salva-Chi-vince-e-chi-perde/2042788&ref=hpstr2  Alitalia è salva  Chi vince e chi perde?I sindacati e la Cai hanno raggiunto l'accordo: poco più di 3000 esuberi, cassa integrazione per sette anni per i lavoratori che non saranno assorbiti e un ridimensionamento nel numero di tratte coperte. Ma viene garantita l'italianità della compagnia. Secondo voi chi esce rafforzato da questa soluzione?  
Alitalia, dopo anni di crisi e sei mesi di trattative, è salva. Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno firmato l'accordo con la Compagnia Aerea Italiana (Cai). Gli esuberi saranno poco più di 3000 - con Air France sarebbero stati circa la metà - i contratti di lavoro saranno rivisti per aumentare la produttività e il numero di aerei e di tratte coperte dal nuovo vettore sarà ridimensionamento. Viene preservata l'italianità della compagnia, mentre c'è ancora incertezza sul partner internazionale: la Cai si riserva di scegliere tra Air France o Lufthansa dopo aver visto le loro offerte. Nel magma di dichiarazioni, prese di posizione e controproposte che hanno portato a questa soluzione è difficile distinguere vincitori e vinti, politicamente o economicamente. La politica. Il governo Berlusconi ha garantito l'italianità come promesso in campagna elettorale, ma ha faticato a gestire il tavolo con i sindacati. Veltroni ha rivendicato il loro ruolo del Pd nel giungere all'accordo definitivo, criticando il "bullismo" del governo nel gestire la trattativa a colpi di ultimatum. Il sindacato e i lavoratori. L'unità dei sindacati esce incrinata dalla trattativa, con la Cgil e il fronte dei piloti che hanno tenuto duro fino alla fine spuntando migliori condizioni. I lavoratori che saranno assunti dalla nuova Alitalia manterranno lo stesso stipendio a fronte di un aumento di produttività; chi rimarrà fuori potrà usufruire della cassa integrazione per sette anni; la Cai garantisce inoltre che eventuali assunzioni saranno fatte tra i precari. Il mercato. La Cai, a fronte del rischio di lanciarsi in un mercato in crisi, ottiene il vantaggio di acquistare solo la parte "buona" di Alitalia e sfruttare una posizione di quasi monopolio nella tratta Roma-Milano. Però, per favorire la Cai, il governo ha dovuto fare delle leggi ad hoc e ha sbarrato la strada alle compagnie straniere, ponendo al liberismo economico il limite dell'italianità. Agli italiani rimangono i debiti della 'bad company' e un nuovo vettore italiano che dovrà appoggiarsi a un forte partner commerciale internazionale.