tivoli a sinistra

LA GOCCIA NEL MARE


LO STATO DI DISAGIO E ABBANDONO DELLA TIVOLI MEDIOEVALECaritas Tivoli (Tivoli) - Da anni il centro storico di Tivoli è afflitto da gravi problemi che inevitabilmente si
riflettono sulla vita pastorale della Parrocchia S. Lorenzo. Lo spopolamento innanzitutto e il conseguente abbandono delle abitazioni sono chiaramente visibili a chi si aggiri tra le vie del quartiere medievale.Negli ultimi anni questo fenomeno è stato accompagnato dall’arrivo di immigrati, soprattutto di origine romena, che hanno creato del le microcomunità separate dal resto. Non c’è integrazione, anzi si avverte nettamente intolleranza da parte della popolazione residente. L’integrazione di questi nuovi cittadini europei è quindi divenuto il nuovo problema per eccellenza, paradossalmente affidato ad una realtà totalmente abbandonata in cui l’Amministrazione comunale è assente perfino  nella presenza giornaliera di vigili urbani.Oltre a questo le ex cartiere situate a ridosso di Via degli Stabilimenti ( altro monumento allo spreco del denaro pubblico) sono divenute l’alloggio di fortuna di senza dimora e tossicodipendenti.Vivono nell’- assoluto abbandono, totalmente privati della dignità di essere umani. D’inverno usano una piccola pentola riscaldata da una candela per far bollire le uova, indossano abiti lisi e mancano di ogni forma di riscaldamento. Lo stato dell’ambiente è veramente disumano: vetri frantumati, pavimento annerito dal fumo e ricoperto da detriti e rifiuti di ogni genere. I senza tetto sono circa una decina, quasi tutti di nazionalità romena ( cittadini comunitari) giunti in Italia da pochi anni con la speranza di una vita migliore.In Patria hanno lasciato moglie e figli. La Parrocchia San Lorenzo Martire è l’unico centro di aggregazione e attraverso la Caritas parrocchiale, opera attivamente nell’ascolto del disagio di adulti e anziani e verso una possibile integrazione degli immigrati. Attraverso gli Operatori del Centro di Ascolto della Caritas parrocchiale, pur con tutte le difficoltà organizzative e carenza di risorse, si riesce a stabilire un rapporto di fiducia con le persone e a conoscere le loro difficoltà e necessità.Ogni settimana viene consegnato un pacco viveri, utilizzando le raccolte di beni alimentari in Parrocchia e nei supermercati cittadini.Inoltre si provvede anche ad un servizio di distribuzione di vestiario usato, ma in buone condizioni. Le visite a domicilio agli anziani ( spesso soli ad abitare in palazzi abbandonati ) sono un’altra forma di vicinanza e sostegno molto apprezzata, grazie ai volontari ed al Parroco. Per gli immigrati e famiglie è attiva l’indispensabile pastorale religiosa Ortodossa nella Rettoria di S. Pietro alla Carità, contribuendo così a creare un piacevole clima di dialogo e accoglienza.Il bello può creare il bello, anche in una realtà così disperata come il quartiere del Duomo, disse il Vescovo Giovanni Paolo Benotto, che tra l’altro, vi ha vissuto per cinque anni. Per progettare qualsiasi percorso di risoluzione dei numerosi disagi della popolazione residente è necessario il coinvolgimento dell’Amministrazione comunale attualmente assente e colpevolmente lontana dalla vita dei residenti. Da L’informatore sociale N e w s l e t t e r d el l a C a r i t a s d i o c e s a n a d i Ti v o l i Numero 2 Agosto 2008