tivoli a sinistra

Il bilancio preventivo per il 2009 del Comune di Tivoli approvato dalla maggioranza è l’ennesimo schiaffo della giunta “Baisi – Vincenzi” alla città ed ai Tiburtini. Disattendendo tutte le promesse elettorali, sono state tagliate le spese sociali, le spese per la cultura e lo sport, e non vi è traccia di fondi per l’edilizia popolare. Sono stati tagliati i fondi per l’assistenza ai diversamente abili, per gli aiuti alle famiglie svantaggiate (buoni per la spesa, per l’energia elettrica ecc.) non ci sono più fondi per gli asili nido, mentre sono aumentate le rette per le mense scolastiche e le giovani coppie non avranno le case, come promesso prima delle elezioni. Inoltre è aumentata la tassa sui rifiuti del 4,5%, a fronte di una diminuzione della raccolta differenziata, e sono scomparse molte delle agevolazioni sull’ICI. La Giunta di sinistra, però, non ha rinunciato alle consulenze, agli appalti per servizi inutili, ed alle assunzioni sconsiderate. Alcuni consiglieri del PDL (Napoleoni, Luciani, Osimani, Cecchetti e Ricci) e della lista civica Io Progetto Tivoli (Maiorani), dall’opposizione, avevano presentato ben 25 emendamenti per tentare di migliorare i conti pubblici. Attraverso tali attenti e qualificati emendamenti erano stati reperiti i fondi per l’assistenza ai diversamente abili in ambito scolastico, per le mense scolastiche, i contributi per l’apertura di nuovi asili nido, per la sicurezza, per l’incentivazione dell’utilizzo di energie rinnovabili, per la manutenzione delle strade. Con essi era stata anche prevista la realizzazione di parcheggi nel quartiere Braschi, nel centro storico e a Tivoli Terme. Inoltre era stata trovata la copertura finanziaria per riacquistare il terreno conferito alle Acque Albule S.p.A., divenuto edificabile, per costruirvi sopra alloggi di edilizia residenziale popolare. Gli emendamenti del PDL sono stati tutti bocciati dai consiglieri di maggioranza, che hanno votato contro, senza neanche avere il buon senso di discuterli in aula e cercare di capire se tali provvedimenti fossero volti al bene della città e dei cittadini. Ancora una volta il bene dei tiburtini viene sacrificato in nome dei giochi di potere di questa maggioranza che governa la città.