Alètheia

QUESTIONI INTERNAZIONALI, DIALETTICA, KOSIK E DENG.


Pur avendo una visione diversa dalla sua sui fatti del '68, ha ragione Karel Kosík a parlare di "pseudoconcretezza" da cui liberarci. Molti rifiutano ideologia e filosofia in nome della "concretezza". Ma il loro stesso rifiuto è ideologico e filosofico. In nome della "concretezza" vengono sottovalutate le questioni internazionali. Capita così di leggere che le questioni internazionali non sarebbero importanti, perché "si deve pensare a mangiare". L'Italia è una semicolonia USA, inserita in un'economia globalizzata, concorrenziale e dominata dagli imperialisti. Fa parte dell'UE.Il FMI, la Banca Mondiale, il WTO, l'UE, la Banca Centrale Europea dettano parametri a cui l'Italia deve uniformarsi. Alla luce di tutto ciò, riteniamo che le questioni internazionali c'entrino poco con i popoli affamati e con i popoli precarizzati? Pensiamo che il "bunga bunga" incida più di tutto ciò sulle nostre condizioni di vita?Liberiamoci dalla pseudoconcretezza. Liberiamoci dai pregiudizi.C'è chi, in funzione antiberlusconiana, continua ad essere tollerante con la sinistra imperialista, facendo riferimento al famoso discorso di Deng sui gatti e sul topo.A mio avviso costoro commettono due errori.Il primo è che non riescono a capire quale sia la contraddizione principale.Il secondo è che dogmatizzano la visione denghiana.Io ritengo sia meglio che il "topo" venga preso dal "gatto" di colore "rosso", piuttosto che dal "gatto nero". Avevano ragione i filosovietici.Ma, tutto sommato, ha una logica anche il discorso di Deng. Come disse Enrico Vigna tempo fa, "oggi non guardo più alle etichette". Dunque non bisogna essere "talmudisti", cioè dogmatici.E' quindi preferibile che sia il "gatto rosso" a prendere il "topo", ma talvolta va bene che lo prenda il "gatto nero", piuttosto che lasciare la situazione immutata. Così come, però, a volte l'opzione migliore è che il "topo" non venga preso proprio, piuttosto che farlo catturare dal "gatto nero".Dipende dalle situazioni, che vanno analizzate dialetticamente.L'importante è che il "cane", anche se "rosa" o "bianco", non sbrani il "gatto rosso".