Alètheia

NO ALLA GUERRA IMPERIALISTA! ARTICOLO 11 COSTITUZIONE ITALIANA.


Art.11 Costituzione Italiana:"L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo".Non esiste lo "Stato di diritto". Inoltre non siamo in democrazia. Appellarsi alla parte finale dell'articolo per giustificare la guerra, chiamandola "missione di pace", significa arrampicarsi sugli specchi. La parte conclusiva, che sotto questo profilo risulterebbe troppo vaga e ben meno esplicita della prima, contiene intenti che vanno in altra direzione e in ogni caso senza precisi riferimenti a missioni militari che possano fare eccezione.Oltretutto, l'articolo 2.7 della Carta delle Nazioni Unite recita così:"Nessuna disposizione del presente Statuto autorizza le Nazioni Unite ad intervenire in questioni che appartengono essenzialmente alla competenza interna di uno Stato, né obbliga i Membri a sottoporre tali questioni ad una procedura di regolamento in applicazione del presente Statuto; questo principio non pregiudica però l'applicazione di misure coercitive a norma del Capitolo VII.".Anche aggrapparsi al capitolo VII fa sentire il rumore stridente delle unghie sugli specchi. E' insostenibile dire che era stata "accertata l'esistenza di una minaccia alla pace, di una violazione della pace, o di un atto di aggressione" da parte delle forze di polizia e militari libiche. Semmai ad essersi macchiati di tali violazioni sono stati i sovversivi monarco-insurrezionalisti al servizio degli imperialisti "occidentali" e gli stessi imperialisti "occidentali"!La NATO, come se non bastasse, è un'organizzazione militare di parte, non un'associazione filantropica che assicura "pace e giustizia fra le Nazioni".L'interpretazione che conta è quella di chi ha il potere. D'altronde, visto che in funzione anticomunista il postmodernismo predica l'assenza di "verità", ciò implica anche l'assenza di "diritto" che non sia puramente e semplicemente la legge del più forte. Come sostenevano i Critical Legal Studies, vi è a questo punto l'impossibilità di "UNA" definizione e dunque l'arbitrarietà del diritto. Così come diceva Carl Schmitt: "Sovrano è chi decide lo stato d'eccezione".