Alètheia

IMPERIALISMO, CAPITALISMO E LOTTE DEI COMUNISTI.


L'imperialismo sta portando il pianeta sempre più verso guerre che rischiano di essere mondiali, rigettando al contempo in condizioni di miseria e precarietà centinaia di milioni di persone anche nei paesi più sviluppati, le quali vanno ad aggiungersi alle molte centinaia di milioni di esseri umani che il capitalismo, nel mondo, costringe vergognosamente alla fame da lungo tempo.In Europa il grande capitalismo finanziario sta coartando le masse popolari a dover subire condizioni inaccettabili riducendole all'indigenza.In Italia vengono varati, ad ogni livello, i peggiori "provvedimenti" a cui abbiamo potuto assistere, almeno dal dopoguerra a oggi.L'economista Emiliano Brancaccio, in una lettera alla sua ex-professoressa Elsa Fornero, dice:"...mi auguro che Fornero tenga conto di una conclusione ben nota in letteratura, che l’attuale direttore della ricerca del Fondo Monetario Internazionale, Olivier Blanchard, ha sintetizzato nei seguenti termini: «le differenze nei regimi di protezione dell’impiego appaiono largamente incorrelate alle differenze tra i tassi di disoccupazione dei vari paesi» (European unemployment: the evolution of facts and ideas, Economic policy 2006). In altre parole: non esiste prova scientifica del fatto che la maggiore precarizzazione del lavoro implichi maggior crescita economica e minore disoccupazione. Tanto più nel mezzo di una gigantesca crisi da domanda effettiva, come l’attuale. Mi rendo conto che questi possono risultare temi ostici per chi, come Eugenio Scalfari, crede ancora che il liberismo del lavoro rappresenti la logica e inesorabile implicazione politica della teoria economica contemporanea. Ma da una ministra economista, con un pedigree accademico di tutto rispetto, è lecito attendersi che il tema delle tutele dei lavoratori sia affrontato sempre con parole oneste e scientificamente supportate. Insomma, questa volta it’s up to you, Elsa." (Da "Divulgazione", blog di Emiliano Brancaccio, "Lettera alla mia ex-professoressa, Elsa Fornero").Ha ragione Brancaccio! Siamo succubi di superstizioni, come quelle delle ideologie liberiste (tanto comode ai padroni), che famosi economisti in modo compunto cercano di spacciare per scientifiche così come gli astrologi ci parlano di quadrature di Giove e Urano, di Venere e Mercurio in opposizione o di Plutone in seconda casa per stilare gli oroscopi.E a proposito di casa, della prima casa, fra provvedimenti e ipotesi... reintroduzione dell'imposta sulla prima casa (d'abitazione), aumento dell'età pensionabile e pensioni tagliate, modifica dell'articolo 18, lavoro ancor più precarizzato, mobilità, aumento dell'IVA, aumento dell'IRPEF (che comunque va ad incidere sulle condizioni di vita dei lavoratori dipendenti), mire sul TFR, aumento del costo del biglietto dei mezzi pubblici, aumento della benzina, aumento del costo delle percorrenze in autostrada, tagli ai servizi sociali, spese militari per trascinare di nuovo l'Italia in guerre (che questa volta rischiano di essere mondiali), obbligatorietà "de facto" dei conti in banca, privatizzazioni e svendita del patrimonio pubblico italiano ai grandi capitalisti stranieri dei paesi dominanti ...e perfino l'idea di ipotecare le case!No, ma... dormiamo pure, stando sempre e costantemente alla ricerca di rapporti con i partiti di centrosinistra (non sia mai che si offendano!) che queste manovre non solo sostengono, ma che auspicavano già dai tempi del (pur criticabile!) governo Berlusconi, addirittura rimproverando quest'ultimo di non averle varate!Amicus Plato, sed magis amica veritas.Gaber ebbe a dire che "Qualcuno era comunista perché aveva scambiato il “materialismo-dialettico” per il “Vangelo secondo Lenin”.Magari fosse ancora quello il problema.Qui siamo andati oltre. Non solo c'è chi ha scambiato il “materialismo-dialettico” per il “Vangelo secondo Lenin”, ma addirittura le glosse di stampo buchariniano, togliattiano, kruscioviano, berlingueriano o massimalistico-socialista (anche di tipo bertinottiano) per il "Vangelo secondo Marx", magari diffondendo al contempo posteriori glosse dogmatiche al pensiero di "san Gramsci".Siamo ridotti ai litigi virtuali, su internet, dove i comunisti si trovano a dover discutere con riformisti; estremisti; opportunisti; settari; "gesuiti parlamentari"; spontaneisti; dogmatici; primitivisti; economicisti; operaisti; adepti della religione modernista e progressista; modernisti tardo-habermasiani de-marxistizzati; postmodernisti; sostenitori del capitalismo come "fine della storia"; differenzialisti; decostruzionisti; liberali-liberisti-libertari-libertini; anarco-capitalisti; trotsko-imperialisti; locke-sado-nietzscheani di stampo surrealista, situazionista, deleuziano, foucaultiano, klossowskiano, batailliano e "gauchiste" in genere, nonché di stampo californiano e nord-europeo; finto-"diritto-umanisti"; pacifinti (odiati per il loro egoismo "occidentale", giustamente, dalle masse popolari affamate del resto del mondo che non possono aspettare i nostri comodi "falso-pacifisti"); radical-chic; sostenitori delle "ferree leggi storiche immutabili"; feticisti istituzionali neo-azionisti; confusionari che associano l'estremismo al comunismo (sia in positivo sia in negativo); succubi delle ideologie dominanti che scambiano per velleitarismo le posizioni di coloro che si oppongono al riformismo; fideisti del "capo" e dell'organizzazione di cui fanno parte; massacratori distruttivi (problema opposto) delle proprie organizzazioni in nome della "libertà di critica"; soggettivisti "tout court"; oggettivisti "tout court"; ottenebrati che non colgono la distinzione fra la giusta ricerca delle contraddizioni principali a livello internazionale e l'anticomunismo della sottomissione a nuovi padroni; assecondatori più o meno coscienti delle parole d'ordine bernsteiniane (e dei successivi nipotini) secondo cui "il fine non è nulla, il movimento è tutto"; nichilisti che antepongono la tattica alla strategia (riducendo la seconda alla prima) nelle lotte comuniste e altre consimili categorie a dir poco non di mio gradimento.E siamo oggi ridotti in pochi. Il nostro lavoro egemonico dovrebbe essere condotto ad ampio raggio.Ma, limitandosi a prendere in considerazione i lavoratori dipendenti (a prescindere dalle importanti distinzioni fra lavoratori a posto fisso, precari, a partita IVA, a ritenuta d'acconto, ecc.) e senza contare l'importante dibattito sull'esistenza e sulle eventuali caratteristiche di un soggetto transmodale, così come il dibattito a proposito del soggetto "tout court" e dell'oggetto, dobbiamo rilevare che i lavoratori dipendenti, oggi, non ci hanno voltato le spalle per inseguire solo i partiti di centrosinistra, come molti sostengono, ma sono orientati anche verso i partiti di destra e centrodestra (in particolar modo fino alle ultime amministrative, parzialmente escluse per il tracollo di quelle forze politiche), verso il Movimento Cinque Stelle (in modo rilevante dalle ultime amministrative, comprese, in poi) e verso l'astensionismo (soprattutto oggi), sfiduciati ormai in modo nichilistico.Secondo Jacques Attali, sono sostanzialmente due i modi per uscire da questa crisi capitalistica globale: o si provvede ad un riequilibrio dell'economia, con una redistribuzione che vada a vantaggio dei lavoratori e delle masse popolari (ma al momento le scelte continuano ad andare in direzione opposta) o si giungerà ad una nuova guerra mondiale.Similmente, per David Harvey gli stessi USA sono posti di fronte a un bivio:o un nuovo new deal, con una massiccia redistribuzione di ricchezza e un ritorno alla produzione industrialeo il perseguimento di una strategia volta a blindare la propria posizione egemone con l'uso della forza al fine di assicurarsi il controllo delle risorse strategiche (con tutti i conflitti che ne conseguono). Insomma, rischi di guerra mondiale, paventati anche da Michel Chossudovsky. Nel frattempo l'imperialismo cosiddetto "occidentale", soprattutto USraelinglese, cerca il pretesto per un "senatus consultum ultimum" internazionale tramite cui scatenare una nuova guerra mondiale.Per salvare questo vecchio carcassone sgangherato e arrugginito che è il capitalismo che permette loro di continuare a dominare.Siamo succubi della follia di "Dottori Stranamore".E stiamo fermi.