“Le fatiche della montagna sono ora dietro di noi, ora davanti a noi abbiamo quelle più dure della pianura” (Bertold Brecht)Mia cara, amore mio, la senti anche tu la rabbia che brucia. Stai partendo per Roma insieme a chi ha staccato di lavorare adesso sputando sangue dentro un magazzino, alle casse di un supermarket, davanti a un monitor, davanti ai fornelli, a chi a lavorare non ci è andato perché è disoccupato e a tutti i precari e le precarie che spengono il PC in questo momento ed escono per andare a guadagnare 6 euro all'ora lavorando per tutta la notte.Sappi che non è più tempo di compromessi sociali come negli anni '60, di nuove politiche espansive, di conquiste sociali e politiche. La borghesia finanziaria, si osserva bene in Grecia, non fa prigionieri.Solo la lotta può inceppare i meccanismi dello sfruttamento.Assedia i palazzi della vergogna.La speranza è una cosa infame, inventata da chi comanda. Devi sgombrare il campo dalle narrazioni tossiche e diversive. Andare al nocciolo del conflitto, mostrare che tutte le lotte sono la stessa lotta.Per mettere in crisi il gioco delle banche e dei governi, ora serve la piazza, il corteo, il fumo, non aver paura! L'unica paura è quella di non riuscire a prendersi le proprie vite e la libertà di scelta.Dignità, coraggio, solidarietà…..e portatevi una botte di Verdicchio, come Alarico.
LETTERA A MIA FIGLIA
“Le fatiche della montagna sono ora dietro di noi, ora davanti a noi abbiamo quelle più dure della pianura” (Bertold Brecht)Mia cara, amore mio, la senti anche tu la rabbia che brucia. Stai partendo per Roma insieme a chi ha staccato di lavorare adesso sputando sangue dentro un magazzino, alle casse di un supermarket, davanti a un monitor, davanti ai fornelli, a chi a lavorare non ci è andato perché è disoccupato e a tutti i precari e le precarie che spengono il PC in questo momento ed escono per andare a guadagnare 6 euro all'ora lavorando per tutta la notte.Sappi che non è più tempo di compromessi sociali come negli anni '60, di nuove politiche espansive, di conquiste sociali e politiche. La borghesia finanziaria, si osserva bene in Grecia, non fa prigionieri.Solo la lotta può inceppare i meccanismi dello sfruttamento.Assedia i palazzi della vergogna.La speranza è una cosa infame, inventata da chi comanda. Devi sgombrare il campo dalle narrazioni tossiche e diversive. Andare al nocciolo del conflitto, mostrare che tutte le lotte sono la stessa lotta.Per mettere in crisi il gioco delle banche e dei governi, ora serve la piazza, il corteo, il fumo, non aver paura! L'unica paura è quella di non riuscire a prendersi le proprie vite e la libertà di scelta.Dignità, coraggio, solidarietà…..e portatevi una botte di Verdicchio, come Alarico.