La mia valigia non è ancora pronta.
E poi raccontarti di me, di noi, di questi pomeriggi caldi e lunghi, dove anche la noia e la pazienza vanno in pellegrinaggio...,dove le pareti bianche dopo un po' sembrano allungarsi come ombre. Come ombre che vegliano sui miei silenzi, e ritrovarmi sola,si sono spesso sola. Convivo con la solitudine, a volte la cerco, la chiamo, altre la mando via, ma lei resta a farmi compagnia.
E allora nel vuoto delle ore troppo lente, fantastico, sogno, scrivo, eludo la realtà .Ritrovo me a pensarti, a scacciarti, a riprenderti. Bastardamente contraddittoria la mia anima e fantasia.Come ladra cerco reperti, scavo tra pietre e sassi in cerca di preziosi minuti. E fogli di libri che girano con le pale del ventilatore, e pesche lasciate a metà sul piatto in cucina. E libri che compro senza meta e ordine, solo perchè li sento magici tra le mani.
Ordine maniaco tra valige e casa, per poi la sera lasciare tutto in disordine e sperare che la notte si muovi per me. Si, spero che la notte poi si abbatti e mi abbatte, almeno fino a quando tu non torni.Ma sono felice che tu non ci sei, che tu cerchi altre spiagge lontano da me.Libero,sono contenta di prendermi una pausa da te, da me. Di raccogliermi, di smettere con il lavoro e vagare da sola in queste ore calde.Tra letture, tra tentativi di scrivere, tra pasti consumati a metà, e i pensieri, e le fantasie mi saziano sempre.
E poi anche la mia valigia sarà pronta per te.
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