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La Gabbianella e il Falco.
C’era una volta….una Gabbianella che viveva in una spiaggia solitaria: aveva ancora grandi occhi curiosi e bianche penne lucide nonostante avesse vissuto una lunga vita piena di gioie e di dolori.Aveva deciso di isolarsi dal grande stormo che però abitava poco lontano, nella spiaggia accanto. Per lei era la situazione ideale, avere compagnia ma mantenere i suoi spazi dove poter esternare le proprie emozioni senza occhi indiscreti che la scrutavano. Aveva una grotta dove ripararsi dalle intemperie, il suo mare dove tuffarsi e sguazzare quando ne aveva voglia e un posticino tutto suo tra le rocce da dove poter scrutare il cielo e i movimenti del sole, delle stelle, della luna e fantasticare con le forme delle nuvole.La Gabbianella era solita fare lunghi voli solitari, chiudeva gli occhi e si faceva trasportare dalle correnti ascensionali calde che le accarezzavano le piume, rallentare fino a raggiungere il punto di stallo…. e poi farsi scivolare, giù in picchiata verso il suo mare azzurro. Sensazioni forti che non aveva mai voluto più condividere con nessuno da quando si era ritrovata sola e aveva deciso di fare di necessità virtù.La Gabbianella però era anche una grande festaiola e sicuramente non si tirava indietro per bagordi e bischerate assieme ai suo amici del branco.E fu così che un giorno si fece coinvolgere in un volo di gruppo: si ritrovarono tutti sulla spiaggia adiacente la casa dello stormo e da lì presero il cielo.Era una giornata bellissima…..e tutti garrivano felici e contenti di essere assieme.Ma ad un tratto un ombra si stagliò nel luminoso sole: la Gabbianella alzò lo sguardo verso chi senza diritto le toglieva la luce e il calore dell’astro e….sentì un colpo al cuore. Vide due forti ali aperte in volo sopra di lei, scure e possenti, e due occhi vispi e desiderosi di arrivare più in alto possibile.Abbassò subito lo sguardo per paura che qualcuno potesse carpire le sue emozioni…e continuò il suo volo cercando di dimenticare quella visione che le aveva procurato una tempesta interiore che da troppo tempo non provava.Il volo finì…e la Gabbianella tornò alla sua spiaggia e alle sue rocce, scrutò il cielo ma abbassò ancora una volta lo sguardo paurosa di rivedere quella forma stagliarsi tra l’azzurro del cielo.E dopo poco quella forma si concretizzò davanti a lei: la Gabbianella si obbligò a squadrarla per capire cosa avesse provocato il lei simile turbamento. Era il Falco….e il Falco si avvicinò a lei.Curioso si avvicinò e iniziò a parlare e lei…si squagliò non riuscendo a nascondere le proprie emozioni.Da quel giorno la Gabbianella, ogni mattina, si alzava e prendeva posizione tra le rocce aspettando l’arrivo del Falco e quando egli appariva lo guardava volteggiare rapita: se lui le faceva un cenno lei si avvicinava e iniziavano il loro volo assieme…..e la Gabbianella era felice.Ma un giorno…..la Gabbianella vide arrivare in volo il Falco, si distrasse un attimo e…lui scomparve.La Gabbianella allora iniziò a preoccuparsi e raccogliendo tutta la forza e il coraggio che aveva dentro se stessa spiccò il volo da sola alla ricerca del Falco: risalì le correnti e si diresse verso il picco della montagna dove lui aveva il suo nido e lo trovò…ma….il Falco cominciò ad inveire dicendo che la Gabbianella non doveva permettersi di violare la sua privacy e che con la sua presenza lo stava opprimendo.La povera Gabbianella sul momento si sentì distrutta ed umiliata ma dopo un attimo arruffò le penne e rispose per le rime al Falco che diventava sempre più indisponente.Non c’era nulla da fare…..la povera Gabbianella raccolse il suo orgoglio ferito e le sue piume e prese la strada del ritorno mentre le lacrime le rigavano le
piumette delle guance.Ritornò al suo punto di osservazione ma con la testa sotto l’ala per non vedere e non sentire: cercò un chiarimento ma il Falco non volle saperne.E così iniziarono a passare i giorni….La Gabbianella cercando di capire perché tutto questo fosse successo e non trovando spiegazione di sorta alcuna decise di riprendere la sua solita vita….tornò a scrutare il cielo e il movimento del sole, delle stelle della luna e a ricominciare a fantasticare sulla forma delle nuvole….tornò a volare col branco ….e scrisse la sua storia…..sperando un giorno o l’altro di tornare a volare felice…..