Creato da sissy792 il 11/07/2006

Wild Words

Chi entra nel deserto non può tornare indietro

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Non avessi sperato in te
e nel fatto che non sei un poeta
di solo amore
tu che continui a dirmi
che verrai domani
e non capisci che per me
il domani e' gia' passato.

...

Ti aspetto e ogni giorno
mi spengo poco per volta
e ho dimenticato il tuo volto.
Mi chiedono se la mia disperazione
sia pari alla tua assenza
no, è qualcosa di più:
è un gesto di morte fissa
che non ti so regalare.


da "Clinica dell'abbandono"

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



IRIS

 

   

 

Un giorno al mare

y

 

I've studied many times

The marble which was chiseled for me--

A boat with a furled sail at rest in a harbor.

In truth it pictures not my destination

But my life.

For love was offered me and I shrank from its disillusionment;

Sorrow knocked at my door, but I was afraid;

Ambition called to me, but I dreaded the chances.

Yet all the while I hungered for meaning in my life.

And now I know that we must lift the sail

And catch the winds of destiny

Wherever they drive the boat.

To put meaning in one's life may end in madness,

But life without meaning is the torture

Of restlessness and vague desire--

It is a boat longing for the sea and yet afraid.

--Edgar Lee Masters

 

La Prima storia della Divisione nasce dall'antica Persia. Il Dio del Tempo, dopo aver creato l'universo, si compiace dell'armonia che regna intorno a sè, ma sente che manca qualcosa di molto importante: una compagna con cui godere di quella bellezza . Per mille anni, egli pega di riuscire ad avere un figlio. La storia non dice a chi si rivolga, giacchè è onnipotente, signore unico e supremo. Tuttavia prega, ed infine concepisce. Quando si accorge di aver ottenuto ciò che voleva, il Dio del tempo se ne pente, consapevole che l'equilibrio delle cose è molto fragile. Ma è troppo tardi:  il figlio è ormai in arrivo.Tutto ciò che ottiene con il suo pianto è che la creatura che porta nel ventre si divida in due. La leggenda narra che, dalla preghiera del Dio  del tempo, nasce il Bene (Ormazd) e dal suo pentimento il Male (Ahriman), due fratelli gemelli. Preoccupato, fa in modo che Ormazd esca per primo dal ventre, affichè controlli il fratello ed eviti che causi problemi all'Universo. Ma poichè il male è furbo e capace, al momento del parto Ahriman riesce a scostare Ormazd e a vedere pre primo la luce delle stelle. Sconsolato, il Dio del Tempo decide di dare ad Ormazd degli alleati: crea la razza umana, che lotterà accanto a lui  per dominare Ahriman ed evitare che questi s'impossessi di ogni cosa. Nella leggenda persiana, la razza umana nasce come alleata del Bene e, secondo la tradizione , alla fine vincerà. Molti secoli dopo, tuttavia, compare un'altra storia della Divisione, con una versione opposta: l'uomo come strumento del Male. Penso che la maggior parte delle persone sappia a cosa mi riferisco:un uomo e una donna si trovano nel giardino dell'Eden, e godono di tute le delizie che sia possibile immaginare. Esiste solo una proibizione: la coppia non potrà mai conoscere il significato del bene e del male.Dice il Signore Onnipotente: "Dell'albero della conoscenza del Bene e del Male non mangerai". Poi, un giorno, compare il serpente, affermando che questa conoscenza era più importante dello stesso Paradiso, ed essi dovevano  possederla. La donna si rifiuta, dicendo che Dio li ha minacciati di morte, ma il serpente sostiene che non accadrà nulla.:anzi, al contrario, quando sapranno cosa sono il Bene e il Male , saranno uguali a Dio. Convinta, Eva mangia il frutto proibito e ne offre ad Adamo .Da quel momento , l'originario equilibrio del Paradiso è distrutto , e i due sono cacciati e maledetti. Ma una frase enigmatica pronunicata da Dio, dà ragione al serpente: "Ecco che l'uomo divenne come uno di noi, conoscitore del Bene e del Male". Fin dalle origini, la razza umana è condannata a muoversi nell'eterna divisione fra i due opposti. Nel cammino della stria ,ora ci siamo noi, con gli stessi dubbi dei nostri antenati. IL libro parla di una settimana nella vita di persone normali, che improvvisamente si trovano a confrontarsi con l'amore, la morte e il potere. Ho sempre creduto che le trasformazioni profonde, sia nell'essere umano che nella società,avvengano in periodi di tempo estremamente ridotti.Quando meno ce lo aspettiamo, la vita ci porta davanti ad una sfida,per provare il nostro coraggio e la nostra volontà di cambiamento. In quel momento, non serve fingere che non stia accadendo nulla, o scusarci dicendo che non siamo ancora pronti. La sfida non attende. La Vita non guarda indietro.Una settimana è un periodo di tempo più che sufficiente per decidere se vogliamo accettare o no il nostro destino.

 

 

 

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Università e diritti degli studenti

Post n°118 pubblicato il 03 Febbraio 2009 da sissy792
 

Sono appena tornata dalla facoltà.

Ho sostenuto un esame, è andato bene,

ma non come avrei voluto io.

Meritavo di più, anche perchè la materia non era particolarmente difficile, anzi. Avevo studiato molto.

Intanto, la materia prevedeva la stesura di una tesina e l'interrogazione sulla stessa.

A parte il fatto che spesso i Professori si contraddicono: ti dicono di volere una tesina "multimediale" e poi all'esame dicono di preferire quella cartacea (ed io le ho fatte tutte e due).

A parte tante altre premesse.....

E' normale che ogniqualvolta ci sia un esame i Professori arrivano immancabilmente con molto ritardo, che sospendano gli esami la mattina stessa, che facciano i propri comodi senza essere disturbati da nessuno?

E' normale sostenere esami vedendo il Professore che sorseggia il caffè ed essere interrogati su argomenti non trattati su questa benedetta tesina?

E' normale che noi studenti non abbiamo il diritto di sapere se il Professore, anche in ritardo, arriverà..che l'esame è stato annullato....ecc ecc.

Mi sembra che ci siano un pò troppe ingiustizie e una totale mancanza di controllo.

Professori che prima di entrare a sostenere l'esame dicono: "oggi ho la luna storta(per usare termini non volgari) e boccerò tutti".

Dico, ma siamo davvero impazziti???

Questi "signori"percepiscono uno stipendio, come me. Solo che se io arrivassi in ritardo al lavoro ....me ne andrei a casa di sicuro, dopo 2 lettere di richiamo.

Se io mi rivolgessi alle persone con i termini che utilizzano alcuni professori nel rivolgersi ai ragazzi..io sarei licenziata immediatamente.

Allora perchè a loro è concesso di "approfittare" della loro posizione e non dover sottostare a determinate regole?

 Anche io tra qualche anno sarò una dottoressa..... ma prendetemi a schiaffi se dovessi farmi contagiare da questa malattia.

Il brutto è che  non esiste nessun controllo, fanno come cavolo pare a loro.

 

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Commenti al Post:
sexy_storyteller
sexy_storyteller il 03/02/09 alle 13:22 via WEB
ciao, ho letto il post...uhm mi sono allarmata e mi son chiesta: chissà che università frequenti! Nella mia esperienza(ormai sono oltre la metà) ne ho incontrate di persone del genere (maleducate, non professionali, ecc...) ma per fortuna erano una minoranza rispetto all'andamento generale. In certi casi una denuncia vera e propria sarebbe d'attivare!!
 
 
sissy792
sissy792 il 03/02/09 alle 14:04 via WEB
Anche nel mio caso, per fortuna, sono una minoranza , ma comunque ci sono e bisogna sottostare ai vari stati d'animo. è incredibile chiedere un giorno di permesso per sostenere un esame ed,oltre all'attesa, poi magari non viene il Professore e magari non avvisa.Ho saputo di una ragazza che, dopo essersi sentita dire "oggi boccio tutto..." ha risposto al Prof che ha dovuto aspettare che lui andasse via per potersi laureare.
 
dolcezza1802
dolcezza1802 il 05/02/09 alle 15:34 via WEB
Perchè loro sono seduti in cattedra e tu no..... Ti capita mai che a qualche professore sei antipatica??????
 
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Sissy792

Min: :Sec

 

... Addio mio piccolo signore, che sognavi i treni e sapevi dov'era l'infinito. Tutto quel che c'era io l'ho visto, guardando te. E sono stata ovunque, stando con te. E' una cosa che non riuscirò a spiegare mai a nessuno. Ma è così. Me la porterò dietro, e sarà il mio segreto più bello. Addio, Dann. Non pensarmi mai, se non ridendo ... 

Alessandro Baricco

 

Non Voglio Perdermi Niente

Potrei rimanere sveglio solo per sentirti respirare
vederti sorridere mentre dormi
Mentre sei lontana a sognante
Potrei trascorrere la mia vita in questa dolce resa
Potrei rimanere perso in questo momento per sempre
Ogni attimo trascorso con te
E' un attimo che serbo caro

Non voglio chiudere gli occhi
Non mi voglio addormentare
Perche mi mancheresti, baby
E non mi voglio perdere niente
Perche persino quando ti sogno
II sogno piu bello non basterebbe
Mi mancheresti ancora, baby
E non mi voglio perdere niente

Steso vicino a te
Mentre sento il battere del tuo cuore
E mi chiedo cosa staff sognando
Mi chiedo se è me che vedi
Poi ti bacio gli occhi a ringrazio Dio che siamo insieme
voglio stare con te
In quest'attimo per sempre, per sempre


Non voglio chiudere gli occhi
Non mi voglio addormentare
Perche mi mancheresti, baby
E non mi voglio perdere niente
Non mi voglio perdere neanche un sorriso
Non mi voglio perdere neanche un bacio
voglio stare con te
Qui con te, cosi
Ti voglio tenere stretta
Sentire il tuo cuore vicino al mio
E rimanere qui in questo momento
Per sempre


Non voglio chiudere gli occhi
Non mi voglio addormentare, si
Non mi voglio perdere niente

 

I ragazzi che si amano

I ragazzi che si amano si baciano in piedi
Contro le porte della notte
E i passanti che passano li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
Ed è la loro ombra soltanto
Che trema nella notte
Stimolando la rabbia dei passanti
La loro rabbia il loro disprezzo le risa la loro invidia
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Essi sono altrove molto più lontano della notte
Molto più in alto del giorno
Nell'abbagliante splendore del loro primo amore

 
 
 

 

 

 

 
 
 

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