"Contro la crisi e le manovre finanziarie del governo Berlusconi, contro i tagli alla scuola pubblica della Gelmini e le misure repressive messe in atto dalla sua riforma come il tetto delle 50 assenze e il 5 in condotta." Riecco l'autunno e, come un anno fa, gli studenti esprimono tutto il loro malessere invadendo le strade e le piazze di quasi 100 città italiane (mentre Berlusconi continua a ripetere che "non c'è nessun problema" e "siamo un governo forte"). In alcuni casi - come a Roma - passanti e persino negozianti hanno applaudito i giovani. Di contro, i poliziotti, praticamente in assetto di guerra, in diverse occasioni hanno cercato di ostacolare la protesta.
Sicilia, studenti in rivolta
"Contro la crisi e le manovre finanziarie del governo Berlusconi, contro i tagli alla scuola pubblica della Gelmini e le misure repressive messe in atto dalla sua riforma come il tetto delle 50 assenze e il 5 in condotta." Riecco l'autunno e, come un anno fa, gli studenti esprimono tutto il loro malessere invadendo le strade e le piazze di quasi 100 città italiane (mentre Berlusconi continua a ripetere che "non c'è nessun problema" e "siamo un governo forte"). In alcuni casi - come a Roma - passanti e persino negozianti hanno applaudito i giovani. Di contro, i poliziotti, praticamente in assetto di guerra, in diverse occasioni hanno cercato di ostacolare la protesta.