Cioppo bbello!

Sicilia, troppi analfabeti


Un ragazzo su tre non sa leggere La fabbrica dell'ignoranza non conosce la parola "crisi". O, se volete, la madre degli ignoranti è sempre incinta.Triste primato per la Trinacria: abbiamo stuoli di adulti analfabeti che, a loro volta, non mandano a scuola i figli. Un circolo vizioso che contraddice chi afferma che da noi in Sicilia, e al Sud in generale, ci sono "troppi diplomati e laureati". La realtà è che tanti siciliani (uomini e donne) fuoriescono dal mondo dei libri (ma in realtà non ci sono mai entrati; perché chi si fa catturare dal piacere della lettura non lo abbandonerà più) e si formano, per così dire, nell'università della strada.      
Cresce l'analfabetismo tra i giovani siciliani. Ragazzi "senza arte né parte", privi delle capacità fondamentali di lettura e di scrittura: secondo la Commissione Europea, nell'Isola sono il 31% e sfiorano il 43; un dato enorme a fronte del 21% della media nazionale (che è comunque una percentuale "pesante" anche questa).E' facile individuare dove risiede la colpa: nella scuola, dove non abbiamo insegnanti capaci, insegnanti dotati anche di spirito e principi pediatrici e in grado di inculcare nei bambini un qualche entusiasmo. Addirittura trovare maestri in gamba, maestri per le prime classi dell'elementare, diventa difficile in Sicilia. E così otteniamo altri dati inquietanti: quasi il 9% dei bambini non arriva a frequentare le scuole medie (sono pressappoco uno su dieci alunni!), il 14,4%  non arriva alle scuole superiori e, di quelli che le frequentano, uno su quattro getta la spugna prima del diploma.Il dato più preoccupante è che oltre il 30% dei siciliani non sa leggere correttamente. Dobbiamo dunque sorprenderci se da noi regna la mafia, e se le strade sono dissestate, e se non funzionano i trasporti pubblici, e se vige l'ingiustizia, e se...?