Corteo di solidarietà quest'oggi per Noureddine Adnane, il venditore ambulante marocchino di 27 anni morto nel reparto grandi ustionati dell'Ospedale Civico di Palermo dopo essersi dato fuoco per protestare contro il sequestro della sua merce dei vigili urbani. Circa 500 persone hanno sfilato per le vie di Palermo in segno di solidarietà per la famiglia del marocchino.
Il corteo è partito da Piazza Castelnuovo per arrivare in Piazza Pretoria, davanti alla sede del Comune. Uno striscione recitava, a caratteri cubitali: 'No al razzismo istituzionale'. La manifestazione di questo pomeriggio era già stata programmata prima della morte di Noureddine da sindacati, forum antirazzista, comboniani laici, la redazione locale di Repubblica e la onlus CISS. 5.000 euro, raccolti attraverso Repubblica, sono stati donati ai familiari dell'immigrato.E' ufficialmente scattata un'inchiesta per capire come mai tanto accanimento da parte dell'assessorato preposto nei confronti di un misero venditore ambulante straniero. Faceva l'ambulante in via Ernesto Basile, a due passi dalla cittadella universitaria di Palermo; conosciuto con il soprannome di "Franco", il marocchino era munito di regolare permesso di soggiorno e di licenza di venditore ambulante; lo scorso venerdì 12 febbraio si è dato fuoco in seguito all'ennesimo controllo della polizia municipale. Secondo quanto raccontato anche da Zaher Darwish - responsabile immigrazione della Cgil di Palermo - più volte gli era stata sequestrata la merce senza nemmeno rilasciare il verbale di sequestro: una vessazione degna di uno Stato fascista.Arrivato a Palermo a 18 anni, con il suo umile lavoro Noureddine manteneva i fratelli piccoli, la moglie e la figlia, che sperava di poter un giorno far venire in Italia.
Link utili:
Associazione CISSUNAR - Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni RazzialiVideo:
dal canale YouTube di Cpjack:Interventi di solidarietà nel corso dell'incontro del 15 febbraio (12 video)Nella cronaca:
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Nota del CISS "Solidarietà per Adnane"Evento "MANIFESTAZIONE E CORTEO DI SOLIDARIETA' E DI DENUNCIA"