Attimi di follia!

Questo breve raccontino che mi accingo a scrivere narra come facendo il bagno nel tranquillo mar Ionio sia possibile incappare in strani ed inaspettati fenomeni naturali…

In una torrida domenica di Luglio e, quando dico torrida intendo proprio torrida, 38° gradi centigradi all’ombra, un paio di amici che per convenzione chiamerò Macho Man e Massimo… Ingombro, ricevono la telefonata di un terzo amico il Piccolo ma Teribile il quale si trovava su una non ben specificata spiaggia in quel di Torre Lapillo. Il Macho, uomo dal buon carattere e dal fisico così ben scolpito da esser degno della miglior realizzazione del Buonarroti, sentendo il tono di voce preoccupato nonché ansioso con tendenze al panico del Teribile, inizia un’opera d’intensa psichiatria via etere (tutte le comunicazioni telefoniche del racconto avvengono via cellulare) onde calmarlo con lo scopo di comprendere il motivo di cotale preoccupazione. Dopo una buona decina di minuti in cui le uniche parole scambiate dal Macho erano: "Siediti e respira" finalmente il Teribile avendo riacquistato una piccola parte della ragion perduta, riesce ad articolare il primo discorso di senso compiuto della giornata… si trovava da solo in quell’affollata spiaggia insieme alla sua fidanzata e due di lei amiche…

Come ben sapete l’unione fa la forza e il Teribile pur essendo tale, (avete presente il pupetto delle Duracell quello che non si scarica mai e che ne combina di tutti i colori? Non esiste al mondo migliore descrizione per il Teribile) era ormai stato completamente sottomesso e schiavizzato dalla propria ragazza e le sue amiche, fu così che iniziando a vedere le sue compagne con le fattezze delle Valchirie iniziò a convincersi che fosse ormai giunto l’apocalisse e decise di chiamare il buon Macho in suo soccorso.

Essendo circa l’ora di pranzo il Macho benché avesse molto timore nel farlo, decise di chiamare il suo amico, compagno e fratello di sempre: Ingombro. Sicuramente ora vi starete chiedendo come mai il Macho avesse del timore nel fare quella telefonata e siccome siete stati già sulle spine per un paio di righe, ve ne fornirò spiegazione immediata: Massimo… Ingombro è chiamato con questo simpatico nomignolo in quanto le sue dimensioni altezza-peso-larghezza sono degne di un essere venuto dallo spazio con le parvenze di Hulk, eccetto che per la pelle verde e la capacità di esprimersi con un linguaggio comprensibile ai più. Ebbene, il sig. Ingombro quando è l’ora di pranzo non ama essere disturbato al telefono e, quando questo accade, si scaglia contro il suo ignaro interlocutore in un turpiloquio degno dei peggiori bar da Cuba (questa l’ho copiata dalla pubblicità) per almeno cinque minuti, fino a quando raggiunta la calma riesce a trovare la migliore condizione mentale per dire: "Pronto? Chi è?". Sicuramente ora avrete capito il perchè di tanta preoccupazione da parte del Macho.

Fu così che alle 13:40 circa il Macho fa partire la telefonata già consapevole dei cinque minuti infernali che lo attendevano… con sua somma sorpresa il Macho si sentì subito rispondere "Weiiiiii Macho! Tutto bene? Che combini?" alchè il Macho comprese subito che Ingombro aveva appena finito un ottimo e lauto pranzo, costituito probabilmente da una quindicina di chili di lasagne al forno con condimento ultra per primo, un suino intero con una mezza piantagione di patate per contorno come secondo piatto e circa tre quarti di una pasticceria di medie dimensioni come dessert accompagnati da 1,5 litri di caffè che Ingombro era solito prendere amaro onde evitare d’ingrassare…

Ma queste erano solo supposizioni del Macho, anche se comprendo come molti di voi ormai siano rimasti incuriositi sull’effettiva quantità e natura delle portate consumate da Ingombro, tralasciamo l’aspetto prettamente culinario per tornare alla famosa telefonata… Macho spiega la situazione a Ingombro e benché quest’ultimo fosse molto restio a causa della pennichella post mensa che si accingeva a perdere, è d’accordo con il Macho sulla necessità di andar a prestare soccorso al povero ed indifeso Piccolo ma… Teribile.

Alle 14:15 i due soccorritori, asciugamano e costume pronti, erano già in auto alla volta di Torre Lapillo ascoltando e cantando a squarciagola della buona musica; superato Leverano, nonostante i loro raccapriccianti schiamazzi, riescono ad udire miracolosamente la musichetta di El Toreador la suoneria che Ingombro aveva creato sul suo cellulare ribattezzandola El Trombador onde distinguere le chiamate del Piccolo ma… Teribile.

Il Teribile ci informava che avendo finito anche le sigarette era ormai sull’orlo della disperazione e che solo il nostro arrivo con i rifornimenti avrebbe potuto trarlo in salvo.

Visto e considerato che, i tempi erano stretti e Ingombro aveva con sé un mezzo pacchetto, il Macho decide che sarebbe stato meglio arrivare subito in spiaggia per tranquillizzare il Teribile e poi procedere all’acquisto delle sigarette. I due amici però ignoravano l’inesistenza di un tabaccaio lungo il litorale di Torre Lapillo, forse è un luogo per soli salutisti…

Dopo un’altra manciata di chilometri percorsi alla massima velocità raggiungibile dall’automobile che, considerando il grosso carico dovuto al passeggero Ingombro, risultava entro i limiti del codice stradale, i due giungono alla meta e con sommo stupore di entrambi trovano immediatamente parcheggio a circa duecento metri dal Teribile.

Ora vorrei riuscire a trovare le parole per descrivere l’incontenibile gioa del Teribile quando si è visto materializzarsi di fronte a lui i suoi due amici, ma questo, ahimè, è umanamente impossibile, sfogliando l’intero Zingarelli insieme a svariate enciclopedie della lingua italiana non sono riuscito a trovare gli aggettivi adatti, quindi lascio ampio spazio alla vostra fantasia…

Dopo le presentazioni di rito con le di lei amiche e dopo aver fatto fumare una sigaretta al Teribile che nel frattempo aveva ricominciato a trotterellare qua e là infastidendo gli innocenti bagnanti intorno a lui, visto il clima bollente venutosi a creare il gruppo prende la decisione di entrare in acqua per conquistare la tanto attesa frescura.

Come ben potete immaginare l’acqua era talmente tanto calda da essere paragonabile ad un brodo, Ingombro sentendo ciò disse che iniziava ad avere fame, il Macho aveva appena dato inizio ad una impresa di socializzazione con una paio di piacenti ragazze, ovviamente lo scopo della sua missione era ben lontano dal voler farsi una semplice chiacchierata… (lascio intendere a voi lettori così almeno vi spremete un po’ i neuroni), quest’ultimo tentavo fu interrotto da Ingombro il quale vedendo Macho all’opera era piegato in due come uno Star Tac (noto telefono cellulare) per le risate, il suo amico dopo un paio di minuti di eroica resistenza cede alle risate mettendo così in fuga le sue prelibatissime prede. Il Teribile allontanatosi dalla riva si era nel frattempo abbandonato a pratiche Sub-sessuali con la sua dolce metà… questo spiega meglio perchè la suoneria fosse stata ribattezzata El Trombador.

Non appena il Teribile pone termine ai suoi primordiali istinti, decide che era il momento di disturbare i suoi due amici e prendendo i racchettoni gli invita a fare una partita. I due subito accettano il suo invito e si forma così la prima coppia, costituita da il Macho versus Piccolo ma… Teribile, Ingombro aveva ancora bisogno di cinque minuti per porre fine alla sua digestione… essendo i due sfidanti molto poco avvezzi alla pratica dei racchettoni erano più le volte che la pallina andava a finire lontano dalla loro racchetta che quelle in cui veniva colpita… in uno di questi tiri il Teribile colpisce in pieno capo un omaccione che con fare iracondo si volta verso il Macho lanciandogli una fulminante occhiata, il Teribile scaltro come non mai aveva messo la racchetta in acqua e faceva l’indifferente, così il Macho indicando il suo avversario all’omaccione disse con voce quasi tremante: "Non sono stato io, è stato lui… è Piccolo ma… Teribile!!!!" l’unica cosa che potè fare l’energumeno vedendo l’esile e fragile corporatura del piccolo, fu quella di allontanarsi pacatamente dal campo di gioco.

E’ giunto ormai il turno di Ingombro il quale avendo fatto il ruttino post digestione era pronto a saltellare come una gazzella, ma con la grazia di un elefante in un negozio di cristalli boemi. Questa partita stava iniziando a dare un certo spettacolo, sia per l’aspetto dei due contendenti che per la loro bravura che, essendo stata riconosciuta da molti dei presenti aveva contribuito alla creazione spontanea di un cospicuo capannello di spettatori, tra questi si erano avvicinate alle spalle di Ingombro due ragazze poggiate a pancia in giù su un materassino gonfiabile. I due contendenti estasiati dalla folla iniziavano a compiere improbabili acrobazie, specialmente per Ingombro… in una di queste Massimo Ingombro spicca un balzo per recuperare una palla mal tirata dal Macho, lo spettacolare colpo uscì ma… Ingombro ritoccò violentemente e malamente la superficie dell’acqua, l’onda d’urto generò uno tsunami che ribaltò il materassino delle due ignare ragazze alle sue spalle. Una volta riuscito fuori dall’acqua notò che intorno a sé c’era una fragorosa risata e, voltandosi su indicazione del Teribile che a stento tratteneva le lacrime, si accorse delle due naufraghe alle sue spalle e, aiutandole cavallerescamente a risalire sul loro natante esclama con la sua voce bassa e profonda: "Se vi è piaciuto ve lo posso anche rifare!" le due poverette si danno inspiegabilmente alla fuga verso la riva… e i tre amici avendo realizzato di aver causato ormai troppo danno decidono di uscire dall’acqua e porre fine per quel pomeriggio alle loro malefatte!

Come raccomandato da tutti i marinai, il mare, stupendo e divertente, è un elemento da non sottovalutare, perchè soggetto a repentini cambiamenti a volte molto pericolosi, pertanto anche quando siete tranquillamente a riva e la giornata è buona non distraetevi mai, perchè in zona potrebbero sempre transitare il Macho, Piccolo ma… Teribile e Massimo Ingombro il creatore di mini tsunami.

Un saluto e un ringraziamento a tutti coloro hanno avuto la pazienza di arrivare alla fine di questo racconto.

skasso77

p.s. ogni riferimento a luoghi, fatti, persone, cose, animali è da considerarsi puramente casuale, quindi non mandatemi mail minatorie del tipo: "Sono uno dei protagonisti della storia, se non la smetti di fumare e scrivere queste cavolate vengo a casa tua e ti sfascio tutte le ossa comprese staffa incudine e martello!"

Va bene? ^_^