riflettendo

Addio "Mamma Natuzza"


Nacque a Paravati, una frazione del comune di Mileto, antica città della Calabria, dove Ruggero il normannoaveva stabilito la capitale della sua contea e la prima diocesi di rito latino  dell'Italia meridionale. Il padre, Fortunato, qualche mese prima che lei nascesse, nella speranza di poter aiutare la famiglia, era emigrato in Argentina, da dove non tornò mai più. La madre, Maria Angela Valente, rimasta sola con una numerosa famiglia da accudire, si adattò ai lavori più umili per sfamare la famiglia. Natuzza (un diminutivo di Fortunata molto diffuso in Calabria) cercò di aiutarla accudendo gli altri fratelli, non potendo frequentare regolarmente la scuola e restando quindi con un livello di istruzione molto limitato, quasi analfabeta. Sposata con un falegname e avendo cinque figli, ha avuto una vita caratterizzata sin dall'infanzia da episodi paranormali, quali presunte apparizioni e colloqui con Gesù Cristo, la Madonna, angeli, santi e defunti, la comparsa di stimmate ed effusioni ematiche accompagnate da stati di sofferenza durante il periodo pasquale, momenti di estasi; testimonianze le attribuiscono anche il "dono dell'illuminazione diagnostica". Per decine di anni ha ricevuto presso la sua abitazione migliaia di persone provenienti da tutto il mondo per incontrarla, principalmente nella speranza di avere notizie dall'aldilà dai propri defunti o indicazioni sulle proprie malattie. Moltissimi hanno testimoniato di aver ricevuto grazie e benefici dopo la visita alla sua persona.Su sua ispirazione si è costituita nel 1987 un'associazione (poi diventata fondazione, presso cui Natuzza ha trascorso il resto della sua vita) con l'obiettivo di creare a Paravati un complesso che inglobi un santuario mariano, strutture per l'assistenza medica e centri per giovani, anziani, disabili, tra cui, già realizzati, il centro anziani "Pasquale Colloca" e quello per i servizi alla persona "San Francesco di Paola"[2]. Ispirati da Natuzza e dalla sua testimonianza di fede sono sorti inoltre dal 1994 dei "Cenacoli di preghiera" riconosciuta dalle autorità ecclesiastiche e diffusi sul territorio nazionale e all'estero.Muore alle 5 di mattina del 1 novembre 2009, nel centro per anziani che lei stessa aveva fondato grazie alle offerte dei fedeli, a causa di un blocco renale