riflettendo

La lacrima di cristallo


  Una lacrima persistente rimaneva attaccata al volto di Anna, quante volte la donna aveva tentato di staccarla dal suo viso, e quante volte aveva cercato di stenderla affinché la sua pelle potesse assorbirla, altre volte si era messa con il volto al Sole nella speranza che i suoi raggi potessero dissolverla, ma niente quella lacrima persistente sembrava cristallizzata, ed era lì ad alterarle il viso.Anna era ormai rassegnata a portare con se quella lacrima per la vita e a chiunque incontrasse sul suo cammino, la mostrava non senza vergogna. Un giorno tra tanti quando il Sole era alto, la lacrima incominciò a parlarle:Anna siamo ormai insieme da tempo, ma ora è tempo che io vada via.Anna corse allo specchio e andò a guardare la sua lacrima persistente, e vide che lentamente incominciava a divenire più fluida.Vai via?Disse con incontenibile gioia Anna.Non ci posso credere, sei con me da quando ho messo piede in terra ed ho sempre pensato che avremmo finito insieme la strada?No cara il ciclo del tuo dolore è trascorso e il mio compito è finito, ora hai in te il tuo Sole, e le lacrime sono come la pioggia al sorgere del Sole svaniscono, ma non sono addolorata per questo mio dipartire, io ero in te, solo per portarti dove sei ora.La lacrima che da sempre era adagiata sul volto di Anna come un cristallo, era ormai fluida e prese a scivolare via, la donna la raccolse tra le mani e facendola accompagnare da altre mille sorelle la innalzò al grande Sole che ora splendeva nel suo cielo, dicendo:Porta via questa lacrima da me, nel troppo dolore si spegne il mio cuore.E la lacrima disse:Anna vivi del tuo Sole e lascia che questa lacrima trovi la sua nuova dimora nell’aria rarefatta del tuo limpido cielo.Un raggio di sole colpì la lacrima innalzandola al cielo davanti agli occhi meravigliati di Anna, un bagliore inteso l’accese tanto da costringerla a calare lo sguardo e quando fu di nuovo possibile guardare al cielo, la lacrima non c’era più e al suo posto risplendeva un meraviglioso arcobaleno.Anna osservava senza fiato la meraviglia compiuta, e quando fece per chiamare la sua lacrima, a risponderle fu invece l’arcobaleno:Le lacrime versate sono la fluida essenza che non inaridisce il cuore, ricordalo Anna, fin quando verserai lacrime saprai che il tuo cuore pulsa vivo più che mai. E’ tuo dovere non inaridire mai la tua terra, segui questo arcobaleno come un giorno seguisti le tue lacrime e nel cuore di un vivere nuovo ti troverai nel passo. Anna riprese il suo cammino non senza qualche lacrima, ma stavolta avevano il sapore della gioia.