Skizopsycho

Post N° 672


C’è chi è talmente affamato di cose buone che, varcando la porta dell’osteria Da Gigi il Troione, si illude di star per cenare da Chez Maxim. Al primo sorso di vino al metanolo, diventa definitivamente cieco e, assaggiando un fritto misto all’olio per motori, finge o s’illude di assaporare una daurade à la crème d’oursins.Nemmeno al momento di pagare il conto si accorge di qualcosa. La percezione del reale è ormai compromessa: non per l’infame bevanda, ma a causa del precedente e consapevole inganno dei sensi.Non si avvede che lo scontrino non recita mille, ma dieci. Né che la persona alla cassa ha il suo stesso volto.[Quanto a me, adoro i lubrificanti per auto. Anche per friggere.]