Silvio, settantenne umile e simpatico, un giorno si ritrova nella necessità di farsi impiantare un pacemaker, nonostante il suo cuore sia in ottima forma (‘un cuore da sportivo’) ed il suo fisico sia, a detta di tutti i medici del pianeta, indistruttibile.Silvio, pur fidandosi ciecamente della Sanità del suo Paese, decide di andare ad operarsi all’estero, perché essendo una persona piuttosto nota, teme che in Italia possano riservargli un trattamento di favore.Silvio - povero Silvio - viene ricoverato in una suite high-tech con vista sul lago Erie, al 15° piano del Continental Conference Center, un hotel che si trova all’interno dell’ospedale Heart Center di Cleveland.Silvio - povero, poverissimo Silvio - viene costretto ad aspettare il suo turno per essere visitato ed operato dal dottor A.N., luminare della cardiochirurgia. Silvio - povero, povero, poverissimo Silvio -, nonostante tutte queste disavventure, non ha mai perso il buonumore. Ai medici che gli hanno chiesto se fosse allergico a qualcosa, ha risposto: “Sì, al comunismo”, per essere certo che non gliene iniettassero una dose letale in vena. Povero Silvio.[Fonte, dal Corriere.it]
Povero Silvio
Silvio, settantenne umile e simpatico, un giorno si ritrova nella necessità di farsi impiantare un pacemaker, nonostante il suo cuore sia in ottima forma (‘un cuore da sportivo’) ed il suo fisico sia, a detta di tutti i medici del pianeta, indistruttibile.Silvio, pur fidandosi ciecamente della Sanità del suo Paese, decide di andare ad operarsi all’estero, perché essendo una persona piuttosto nota, teme che in Italia possano riservargli un trattamento di favore.Silvio - povero Silvio - viene ricoverato in una suite high-tech con vista sul lago Erie, al 15° piano del Continental Conference Center, un hotel che si trova all’interno dell’ospedale Heart Center di Cleveland.Silvio - povero, poverissimo Silvio - viene costretto ad aspettare il suo turno per essere visitato ed operato dal dottor A.N., luminare della cardiochirurgia. Silvio - povero, povero, poverissimo Silvio -, nonostante tutte queste disavventure, non ha mai perso il buonumore. Ai medici che gli hanno chiesto se fosse allergico a qualcosa, ha risposto: “Sì, al comunismo”, per essere certo che non gliene iniettassero una dose letale in vena. Povero Silvio.[Fonte, dal Corriere.it]