Skizopsycho

Potere Temporale


Mi sono spesso chiesto, da bambino, perché il potere temporale avesse questo nome. Finalmente, l’altra sera, ho trovato la risposta. Ogni cosa si divide in un prima e un dopo, in una fase ascendente ed una discendente. E’ un fatto naturale, inevitabile, implicito in ogni elemento dell’umana esistenza. Ho scoperto questa pur evidente verità mentre ero intento, dopo aver preparato una elaborata cena (fase ascendente), a lavare un cumulo immane di pentole e piatti (fase decisamente discendente). Ebbene, il potere temporale consiste appunto nello spaccare la consueta catena cronologica, nell’avere la possibilità di usufruire del prima senza doversi minimamente fare carico del dopo, nel sovvertire il naturale succedersi dei tempi e rifugiarsi in una astorica e irresponsabile fase ascendente. Il potere temporale consiste nel far sborsare milioni di euro ad un paese in difficoltà per finanziare i decoder per il digitale terrestre, con i quali i cittadini del paese suddetto potranno comprare i programmi trasmessi dal Presidente del Consiglio, scampando alla giusta fase discendente dell’essere fustigati sulla pubblica piazza. Il potere temporale consiste nel comportarsi, pur dichiarandosi ‘di sinistra’,  in modo servile e supino nei confronti di presunti ‘alleati’, malgrado sia ovvio e noto che il sentire comune del popolo di sinistra sia opposto, senza dover patire il logico scotto dell’essere immediatamente destituito dal popolo istesso. Così, mentre lavavo i piatti, immaginando un mondo in cui Pippo Baudo, a festival concluso, spazza mestamente con una scopa di saggina il palco dell’Ariston, mi dicevo che io non vorrei rinunciare al mio dopo, e che amo essere responsabile delle mie azioni ed avere la percezione di ciò che le mie scelte comporteranno in seguito. Ciò non toglie che ogni volta che io, paglietta in mano e maniche rimboccate, starò lavando i piatti, vorrei sapere che George W., in canottiera e imprecando, sta spalando macerie in Afghanistan o in Iraq.