Skizopsycho

Radiosa


In effetti, non so se, da bambina, io abbia mai sognato e/o desiderato quel giorno in cui si indossa un abito da meringa, si viene impanati di riso crudo, si mangia una torta multipiano, si abbracciano e si baciano millemila persone mai viste né conosciute prima (rispondendo ai loro auguri con un  Oh, grazie! Che piacere vederti!, omettendo accuratamente riferimenti ad ignoti nomi propri e ad alberi genealogici che - forse - potrebbero avere un’avvizzita radichetta in comune), si spendono in un’unica botta cifre che consentirebbero lo scavo, la costruzione e la perpetua manutenzione di una piscina olimpionica in giardino, in cambio di dieci phon e quarantasette tostapane. Quel giorno lì, insomma, quello che riviste tipo Cosmopolitan definiscono ‘il più bello della vita’ (per poi smentirsi alla pagina successiva con un titolo a caratteri cubitali su quanto sia fantasticamente fantastico essere single).Benché non ci abbia mai pensato su con attenzione (da piccola ero un maschiaccio, e pure adesso non indosserei una meringa nemmeno se mi pagassero), credevo che i preparativi - bene o male - si limitassero alla scelta del vestito, delle partecipazioni, del menù, delle bomboniere… cose così, insomma. Oggi, invece, ho scoperto che ci vuole anche un programma di allenamento intensivo in stile militare.E immagino me, qualche tempo fa, quando avevo fisico e chioma da G.I. Jane, giungere biancovestita all’altare, sorridere radiosa alla folla festante, estrarre un uzi da sotto le crinoline.E farli fuori tutti.