Skizopsycho

Lettera Aperta


Gentile Sophie Egan,concordo: la nostra informazione fa schifo. Racconta omicidi nei dettagli più minuti, ricostruisce delitti con perizia certosina e smembra le vite di (presunti) assassini e vittime meglio di quanto farebbe un Charles Manson qualsiasi ma, a differenza di quanto credi, trasforma (presunti o certi) colpevoli di omicidio, truffa e quant’altro in fenomeni da baraccone, opinionisti, stelle (cadenti, spero) della televisione, complice la pruderie di un pubblico morbosamente attratto dal sangue e ansioso di emettere sentenze. Non hai di che temere dunque, nessuno ti guarderà con sospetto per il fatto di essere americana. E, anche qualora tu decidessi di ammazzare un italiano estratto a sorte, stai tranquilla: il peggio che ti potrà capitare sarà essere fotografata a bordo piscina in compagnia di Corona e Lele Mora.Per quel che può valere, le cose che mi spingono a diffidare dell’ “americanità” sono ben altre. Alcune hanno nomi vagamente esotici, come Guantanamo, altre sono rappresentate da persone in carne ed ossa, ad esempio Mario Lozano, altre ancora si chiamano come montagne, Cermis, per dirne una. Devo continuare? Potrei: Iraq, Afghanistan, George Bush… Un elenco pressoché infinito che solo pensare mi mette i brividi.Sono questi nomi che dovrebbero rendere imbarazzante, per te, rivelare a chi te lo chiede il luogo da cui provieni.