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Da Trentinara.com


Trentinara sta cambiando, lentamente, ma sta cambiando. Nuove opere vengono realizzate, gli antichi splendori vengono recuperati, nuove attività  partorite da idee lungimiranti sorgono. Bene. Per portare a termine questo processo di cambiamento, di rinascita occorre però la svolta più importante, quella decisiva: la crescita culturale.Badate bene non parlo di quella cultura etichettata dai titoli accademici, lauree, master e così via, o quella che ha torto viene considerata cultura come il nozionismo dilagante favorito dai quiz televisivi, ma della cultura del saper vivere. Un grande scrittore ha detto: la cultura è quello che ti rimane dentro quando hai dimenticato tutto; lui si riferiva alla capacità dei libri di modificare il nostro pensiero ma noi possiamo benissimo traslare questa asserzione sul campo della vita. È costituita dall’insieme delle esperienze che caratterizzano il cammino di ciascuno di noi. Per motivi di lavoro mi trovo a vivere in una realtà territoriale completamente diversa dalla nostra e per passione spesso vengo a contatto con altre realtà culturali. È inevitabile il paragone, il confronto e purtroppo spesso devo constatare la nostra arretratezza culturale che si riflette negativamente su tutti gli altri aspetti della vita sociale. Da noi manca completamente il senso di appartenenza e rispetto verso gli spazi comuni, l’ambiente e più in generale verso tutto il territorio. Ci arroghiamo il diritto di disporne a nostro piacimento, ferendo, scempiando, lacerando e straziando una terra che meriterebbe ben altra sorte. Ogni ponte, ogni  slargo viene individuato da “degne persone” quale ricettacolo dei più svariati rifiuti, materiale di risulta, cucine, frigoriferi e lavatrici, al posto della roverella, del lentisco, dell’alloro e del mirto.  Gli operatori commerciali non sempre sono all’altezza di ricevere i turisti,  anche la popolazione con il suo atteggiamento di incuria verso gli spazi comuni manifesta scarsa attenzione verso il proprio paese e i suoi potenziali visitatori. È un fatto strano: quando si tratta di ospitare parenti o amici siamo insuperabili, ma quando si tratta di avere a che fare con “clienti” non riusciamo a esprimere il meglio. Non mi riferisco in particolare a Trentinara, basta pensare a quello che succede a Paestum che dovrebbe essere il motore propulsore di tutta l’area e invece è un barcone in balia dell’ondivaga corrente. Nel Nord Italia e ancor di più nel Nord Europa gli spazi comuni vengono curati e tutelati dalla collettività, a prescindere dai controlli degli organi preposti. Ogni area verde viene valorizzata al meglio, ogni nuova opera realizzata dal comune o dalla provincia viene considerata come un regalo alla cittadinanza e di conseguenza trattata. La gentilezza verso i turisti è a tratti disarmante e soprattutto esiste una completa informazione dei servizi e delle attrattive. Non sono obiettivi irraggiungibili, basta diventare consapevoli e fieri di quello che abbiamo, della nostra storia, del nostro paesaggio “vivente”, delle nostre tradizioni, dei nostri prodotti: del nostro territorio. Solo così potremo innescare un trend diverso che sia capace di evitare la fuga verso mete lontane dei giovani e meno giovani e dare una speranza per un futuro migliore.IN RISPOSTA A QUESTO ARTICOLO                                  Questione di cultura!!! Trentinara è come un Diamante.....dalle mille sfaccettature...bisogna imparare ad amarle, tutte... Purtroppo caro Antonio trentinara bisogna viverla ma soprattuto bisogna convivere con i trentinaresi...i quali, è vero, hanno delle mancanze dovute, forse, alla scarsa mobilità e viaggi verso nuove mete che non permettono di accrescere il loro bagaglio culturale....Ma se animati e trascinati Verso un' apertura totale alla comprensione, devo dire e possono assicurartelo, non deludono... QUELLO CHE MANCA NON è LA CULTURA perchè quella si acquisisce con il tempo (e magari tra qualche decennio sarà un problema superato), quello che manca sono GLI ANIMATORI, coloro che si impegnano a diffondere idee e cultura, coloro che operino sul territoio, e nel terriorio, coloro che trasferiscano ottimismo e voglia di fare...  SONO STUFO DI SENTIRE E LEGGERE SEMPRE DELLE STESSE COSE...  ..per me quello che dici è solo aria fritta, cose sentire e ridette... IO MI ASPETTO BEN ALTRO CHE ARTICOLI (A CUI LASCIO IL TEMPO CHE TROVANO)....Vorrei sentir parlare di impegno sociale, da parte tua e di tanti altri ragazzi nella tua stessa "sistuazione culturale"...