Creato da cescocav il 01/06/2006

QFC Consulting

Quality Solution For Your Business

 

« Ecoreati nel codice penale

Il valore economico di un'azienda generato dalla gestione ambientale

Post n°61 pubblicato il 11 Febbraio 2009 da cescocav

Ho letto questo articolo con molto interesse e desidero riportarvelo per intero. Sotto seguirà in rosso il mio punto di Vista. Cosa ne Pensate? Dite la Vostra!!!! 


Il valore economico di un'azienda generato dalla gestione ambientale: il VEP come modello per la sua analisi e stima (prima parte)
di Riccardo Giovannini, Amministratore delegato RGA

[25-11-2007] L'analisi dei costi e dei benefici connessi alla realizzazione di una qualsiasi azione e decisione è un principio fondamentale che il manager o l'imprenditore devono tenere costantemente presente nello svolgimento della loro attività all'interno di un'azienda. Pertanto anche l'ambiente, ossia la scelta di considerare, o meno, le implicazioni ambientali di ogni decisione da intraprendere - sia essa strategica o strettamente operativa - non può sottrarsi da tale logica, per quanto questa possa essere eticamente e moralmente apprezzabile sia all'interno che all'esterno dell'azienda.

Da questa considerazione di principio consegue l'esigenza di supportare in modo quantitativo la validità, o meno, di scelte aziendali che comportano la considerazione di una variabile che da sempre in Italia è stata non solo trascurata ma, assai più spesso, costantemente esclusa dalla possibile lista delle variabili di riferimento per l'assunzione di una qualsiasi decisione aziendale: la variabile ambientale.

Il modello concettuale e quantitativo che sarà presentato successivamente costituisce, pertanto, un supporto alle decisioni dell'imprenditore, o meglio un DSS (Decision Support System) per valutare la convenienza, o meno, di adottare una gestione ambientale all'interno della propria azienda.

La fruibilità pratica di tale modello denominato VEP (Value vs Environmental Perfomances) può essere - evidentemente - molto varia; tuttavia ai tempi attuali, in cui a volte i ragionamenti che esortano le aziende a prestare maggiore attenzione ai loro impatti ambientali sono spesso giudicati noiosi oppure, al contrario in altri casi, oggetto di strumentalizzazione politica, questo modello può essere efficacemente utilizzato come elemento di sensibilizzazione per avvicinare un'azienda allo sviluppo di un sistema di gestione ambientale.

Nella sostanza, infatti, tale modello consente di stimare se, e in quale misura, lo sviluppo di un sistema di gestione ambientale contribuisce, o può contribuire, alla creazione di valore in un'azienda.

Il fatto che questo modello concettuale può essere utilizzato come strumento per sensibilizzare le aziende verso l'adozione di pratiche e comportamenti più rispettosi nei confronti dell'ambiente è una delle ragioni principali per cui è stato pensato ed elaborato. L'esperienza professionale degli ultimi anni ha consentito, infatti, di rilevare:



  • un interesse ancora carente delle aziende nei confronti delle tematiche ambientali, seppure in via di lenta e continua crescita

  • un limitato successo delle misure di incentivazione introdotte sia a livello nazionale che regionale


E' proprio quest'ultimo l'aspetto che induce maggiori riflessioni. La definizione di forme di agevolazione finanziarie - in forma di contributo a fondo perduto nella misura anche del 50% - si è rivelata nella maggior parte delle situazioni una misura del tutto inefficace a stimolare un reale avvicinamento delle aziende alle tematiche ambientali.

La spiegazione di questo strano fenomeno è presto fatta: l'ambiente nelle aziende è sempre stato considerato un costo, una specie di tassa che rimane tale anche se sulla stessa sono applicati delle sorte di sconti. Un costo o una tassa - se si può - si cerca di evitarla, ossia di non pagarla e non, invece, di ottenerne uno sconto. E' un po' come l'aneddoto dello sportivo che pratica tutti gli sport ma non lo sci. Cosa pensate che vi risponda se gli offrite a 100 €uro un completo da sci che ne vale 250 ? Vi risponderà che la tuta potete tenerla con voi, insieme allo sconto di 150 €uro che in sostanza gli avete proposto. Non c'è niente di più oneroso di pagare una cosa (o un servizio) che non serve!

Tuttavia il mercato si sta evolvendo e comportamenti maggiormente attenti all'ambiente vengono richiesti non solo dallo Stato ma anche dalle aziende, dai clienti, dalla collettività in genere, per cui - sempre di più - lo sviluppo di sistemi di gestione ambientale sta diventando un passaggio che le aziende - volenti o nolenti - sono costrette ad effettuare.

E' quindi evidente che una maggiore educazione ambientale è una direttiva che bisogna assolutamente auspicarsi non solo per noi ma soprattutto per le generazioni future, per cui l'unica strada percorribile è quella di uno sviluppo sostenibile. Di conseguenza tutti quelli che sono consapevoli di tale situazione, e possono al tempo stesso fornire un contributo sostanziale verso una positiva evoluzione del sistema, devono orientare il loro impegno su:



  • cultura - lo scenario appena descritto ha evidenziato che una maggiore attenzione sul tema ambiente è - nella sua essenza - un problema culturale. Pertanto è importante in tutte le sedi - siano esse professionali, accademiche, sociali - contribuire alla diffusione dei temi ambientali e promuovere lo svolgimento delle attività aziendali in modo compatibile con l'ambiente

  • strumenti innovativi - individuare, elaborare e diffondere continuamente strumenti innovativi che - a seconda dei casi - siano in grado di sensibilizzare ora gli imprenditori, ora la pubblica amministrazione, ora la collettività stessa verso una maggiore attenzione nei confronti dell'ambiente.


L'analisi del valore proposta dal modello VEP si colloca proprio in questo ultimo ambito e intende porsi come strumento innovativo e pragmatico per:



  • sensibilizzare manager e imprenditori verso l'adozione di comportamenti e sistemi di gestione ambientale;

  • consentire l'analisi dei costi e dei benefici connessi all'implementazione di sistemi di gestione ambientale.


L'articolo è molto interessante anche se ho un piccolo appunto da fare. Io sono un laureato in Economia Ambientale e sin dallle prime lezioni accademiche ho potuto riscontrare ben poco di concreto. Mi spiego. L'argomento VPE è senza ombra di dubbio interessante e che andrebbe assolutamente gestito da ogni imprenditore, sia che si tratti di Grandi Aziende che di PMI e Micro Aziende. Tuttavia l'errore che molto spesso si fa è quello di presentare questi argomenti agli imprenditori come se fosse una lezione universitaria. Gli imprenditori, della lezione universitaria, se ne fanno ben poco. Mi è capitato più volte di interfacciarmi con qualche imprenditore e la risposta classica è sempre la stessa: dove sono i risultati tangibili di quello che stiamo raccontando?
La verità è che sono pochi gli imprenditori che credono nei sistemi di gestione ambientale e tanti sono quelli che aderiscono a programmi specifici come le certificazini ambientali(esempio iso 14001) solo per vedersi riconosciuta la possibilità di accedere a qualche finanziamento o a qualche gara. Messo in altri termini, l'imprenditore medio non è, secondo me, classificabile come "ProAttivo" nè "Attivo". L'imprenditore medio attende di sfruttare al meglio le opportunità che si presentano. E lo stesso vale per l'aspetto tutela ambientale.
Il sistema imprenditoriale italiano purtroppo, è "malato".  La malattia specifica è la MIOPIA, ovvero, è attento a generare profitti, in modo insostenibile, sfruttando al massimo qualsiasi tipologia di risorsa, senza valutare le conseguenze di questo suo modo di agire.
Una maggiore educazione ambientale è senza dubbio una direttiva che bisogna assolutamente perseguire, ma a mio avviso bisognerebbe fare meno chiacchiere e presentare all'imprenditoria intaliana esempi concreti di successo. Accompagnarli, Affiancarli nelle loro attività è far comprendere loro, facendogli toccare con mano, i vantaggi che ne derivano.
Lo strumento delle misure di incentivazione introdotte sia a livello nazionale che regionale è quindi un metodo sbagliato.
Pittosto che offrire soldi alle imprese (dei quali molto spesso si perdono le tracce e non si sa se realmente vengono investiti in attività cosidette verdi), se fossi un governatore o un amministratore, cercherei di studiare un modo efficace per affiancare, alle imprese che aderiscono a progetti simili, specialisti del settore i quali hanno poi li compito di accompagnare l'imprenditore e l'impresa fino al raggiungimento dell'obietivo finale, ovvero l'ecosostenibilità delle proprie attività.
Io penso che in questo modo lo Stato risparmierebbe qualche soldo e in più constaterebbe che le imprese diventeranno Imprese Responsabili ed Ecosostenibili.

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/skybluesky/trackback.php?msg=6493279

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 

AREA PERSONALE

 
 

FACEBOOK

 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963