Mai dire mai

Ritorno al passato.. per trovare il nostro futuro


LunedìIl tuo silenzio durante il we mi aveva indispettita più del solito. Aspettavo la tua telefonata, in attesa della solita domanda: “cosa hai fatto questo we ?”, ma questa volta la solita risposta “niente di speciale”, sarebbe stata sostituita da un “ho fatto sesso per un pomeriggio intero, mi ha aiutato a non pensarti”E invece a bruciapelo mi chiedi se per la giornata ho molti impegni e mi inviti a casa a dei tuoi genitori.Spiazzata, mi ritrovo in uno stato di ansia mista ad eccitazione e con lo scorrere delle ore che ci dividono dal nostro appuntamento, la memoria, lentamente inizia a ripropormi scene del passato, prima sfocate, (vent’anni son sempre vent’anni) poi sempre più nitide e vive.La casa dei tuoi … in loro assenza diveniva uno dei tanti nostri rifugi d’amore e che per te, rappresentavano giorni di fuga dai tuoi obblighi matrimoniali. Abbiamo fatto l’amore nel loro letto, nella loro cantina, in cucina, in bagno, …. eravamo spudorati, arditi, pieni di passione e indivisibili. Chissà se ai tempi, tuo padre ti consigliò, oltre a non avere relazioni extraconiugali con colleghe di lavoro (così mi disse quella volta al telefono, lasciandomi veramente perplessa… il problema non nasceva dal fatto tu avevi degli obblighi verso un’altra donna ma che io ero una tua collega.. ), che le amanti non dovevi portarle a casa, soprattutto la sua.. mah ! Ahi-ahi caro papà, che svista !ma torniamo a noi..Arrivo sotto casa, citofono, prendo l’ascensore, otto piani e ad ogni piano il cuore inizia a battere sempre più forte, mi guardo allo specchio e vedo la vena del collo che pulsa freneticamente. Più l’ascensore sale, più dal mio viso calano gli anni. Poco prima dell’arrivo, l’immagine riflessa nello specchio è proprio quella di un giovane ragazza dai lunghi capelli scuri, i grandi occhi verdi contornati da tanto kajal , la pelle di velluto, le guance tonde e un sorriso sfrontato sulle labbra (... quanto ero bella...)Mi apri la porta e ti trovo già con la camicia slacciata, l’abbinamento con i jeans ti rende ai miei occhi ancora più desiderabile .. ho la mente confusa, ho la netta sensazione di aver vissuto quell’attimo e tutti quelli che seguiranno.Nella casa ritrovo tutto quello che ricordavo, nel tempo nulla è cambiato, stanze, arredi, quadri. La casa è chiusa da parecchi giorni, il caldo è opprimente ma il desiderio di noi è talmente forte da farci finire subito uno nelle braccia dell’altro così come siamo, accaldati, sudati, stropicciati. Le mani scorrono più velocemente sulla pelle bagnata, accelerando così la voglia di possederci. Mi prendi per mano e mi porti nella tua camera e facciamo l’amore subito, voracemente, golosamente, generosamente.Ancora più accaldati, ci ritroviamo seduti con le gambe incrociate uno davanti all’altro regalandoci parole, ricordi, baci, carezze, e anche risate. L’atmosfera che si è crea è veramente intima e sei soprattutto tu a parlare. Parli di te, dei tuoi sentimenti, di quello che provi, del tuo carattere e del perché dei tuoi comportamenti e fai altrettanto nei miei confronti. Solo chi ti osserva può farlo e quindi capisco che l’apparente distacco che a volte esprimi, è appunto solo “apparente”, mi stai soltanto guardando di nascosto … Forse in quel momento non ne sei del tutto conscio, diffidente come sei, ma ti stai aprendo a me, mi stai dando l’occasione di entrare di nuovo nel tuo mondo, mettendoti a nudo mi stai donando la tua fiducia.  E’ un momento magico, unico, che accarezza l’anima… Ho ritrovato il mio ragazzo, oggi uomo oggi ancora al mio fianco e oggi l’ho capito domanilui vuole esserci ancora