Empire Of slack

I Moore XXXII


"Tutto questo è atroce e...inaccettabile!" Mugugnai sconvolto. La vecchiami puntò contro il suo cannone da bisonti e mormorò piano: "Spero nonvorrai metterti fra me e la scienza, ragazzo." "Ma non si tratta  di scienza"Feci implorante "Quel meteorite è...infetto, o non so che altra definizionetrovare; contagia una buona fetta di popolazione che si trova a passare nel suo circondario. è importante disinnescarlo, non sfruttarlo per vantaggipersonali o interessi di uno Stato sull'altro!" "Bella lagna. Non starò ad ascoltarti, guardiacaccia. gli studi su quella roba proseguiranno e miporteranno guadagni e successo, potrei diventare una leggenda perla mia nazione." Mi allontanai di qualche passo dal cannone sgranatograttandomi la testa, sembrava che l'aria del posto avesse fatto dare di volta il cervello a tutti quelli che v'erano coinvolti. Nel frattempo udivogli echi delle detonazioni sparse per la foresta. Era la truppa di ClaudineShilton e Floyd che saldava il conto a quegli strani mostri che avrebberopreteso di impalarmi e di mettermi a fuoco lento. Ero confuso. Da una parte v'era il sollievo per avere salvato la pelle, dall'altra il terrore che quella dannata cosa venuta dallo spazio non cessasse di combinare guai. Cercai con lo sguardo Michael Mercier, il tecnico chimico a cuiavevo aperto un buco in pancia e lo vidi, disteso seduto, con una grandefasciatura che gli drappeggiava il torace. Lo avvicinai cautamente emi accoccolai al suo fianco "Dispiace per la ferita" Dissi "Ma te la caverai. è stato un gesto istintivo, di rabbia. Come hai potuto accettaretutto ciò fino adesso? Sembri una persona in gamba." "Sono stanco,Gleason. Forse bucandomi la pancia mi hai sturato anche il cervello.Mentre eri svenuto ho visto cose allucinanti e non è giusto trattare così dei malati, come fossero scarafaggi da schiacciare". Indicò la Catasta di cadaveri appoggiata al muro dei Moore "Ci deve essereuna soluzione diversa." Io tastai la bottiglietta di ricavato dall'acidolisergico che tenevo in tasca. "Cos'è veramente questa roba, Mercier?"Lui girò la testa fissandola: "Ancora non ha un nome. So che provocaforti allucinazioni e una...fottuta sensazione di benevolenza verso ilmondo intero, tranquillità, quiete, fissità, come se stessi affrontando un viaggio cosmico nel cervello..." "Lo hai provato?" "Certamente"Può durare anche ventiquattro ore. L'effetto intendo." "Ma come accidenti è possibile che interferisca con le proprietà di quel dannatometeorite?" "Non chiedermelo. Non ho una spiegazione per tutto.Forse è un dono di Dio." Io lo stavo ad ascoltare, pensoso, e intantofissavo il pozzo di casa Moore. In una pausa della caccia tutti i killerssarebbero venuti ad abbeverarsi a quella fonte e Io forse sapevo comefare buon uso di quella sostanza che mi tremava in mano.(Continua)