S A T O R

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Nell' ariditą del ghiaccio scivolo senza appiglinelle sabbie bollenti affosso senza urlacome in una tomba agognata da anniil cielo piange sul mio capoil vento passa le dita sui capellie come aghi di uno sventurato fachiroil freddo rigido mi punge le ossale lingue di fuoco che mi abbracciano il cuoree lo imprigionano come la mano di un bimbo stringeil suo gioco preferitonon aprono spiragli ad uscire ma fagocitano ogni piccola creatural' inverno si fa strada nelle mie vene cancellando la forza e la voglia di respirarenemmeno il caldo del tabacco tra le labbra mi da pił sollievosolo il liquore forte scalda il cuoresolo per un istanteper poi farmi tornare nel gelo di primanon trovo legna nel cassetto accanto al caminodalle ore perso nella foresta torno a mani nude e vuoteda non sentirlela palpitazioni sempre pił forti come stivali corrono sul ghiaccioma la mia ombra ormai quasi impercettibile proiettata dalla luna velatami segue e non si stancacorre piu di mesto solo aspettando di cadereesausto nel silenzioricoperto dal manto candido della neveche soffocherą ilmio timidorespiroaffannato_silvano_