slipperypond

Elizabeth.


La principale notizia del giorno è rappresentata dagli 80 anni della regina Elisabetta. Una anziana signora (dall’aspetto anziano da almeno cinque decadi) che ha scelto di festeggiare il compleanno in un modo decisamente curioso: invitando a palazzo novantanove altri bacucchi come lei, nati il 21 aprile 1926. Questi fortunati sudditi sono stati prelevati in Inghilterra e da tutti gli altri paesi del Commonwealth (mia nonna -canadese- sfortunatamente è nata qualche anno prima, in marzo, e questo ha tagliato la povera donna fuori dai giochi.) Guardando la foto della cerimonia è impossibile non notare il pallore spettrale della Regina (sembra la versione femminile del celebre fantasma di Glamis, che -per inciso- era un suo lontano parente) e le facce degli sbalorditi ospiti. In Inghilterra -quando le persone giungono oltre i settanta- si crea una strana congiunzione anatomica che porta a una sostanziale identicità tra uomini e donne; Paul McCartney tende sempre più a divenire la copia esatta di Miss Marple. Tuttavia (se si esclude la facile ironia) non posso negare di trovare la pensata graziosa, e domandarmi di cosa gli invitati abbiano parlato per tutta la sera. Spero che anche la Regina -come ogni buona padrona di casa- abbia mostrato agli ospiti le foto. Se noi comuni mortali possiamo vantare solo qualche zio e nonno decorato in guerra, lei potrà dire frasi impensabili per la massa, del tipo: questa sono io che piscio sui pantaloni di Giorgio VI. Dio salvi la Regina.