S. M. A.

Delirio di un pomeriggio di quasi primavera


La prima cosa che ho visto stamattina, uscendo di casa, era il gatto del vicino che si esibiva in un acrobatico "territorial pissing". Non so se vi è mai capitato, ma a modo suo è spettacolare! Il maledetto bastardo se ne stava inarcato, termolante, con la coda dritta, esibendosi arrogantemente e fissandomi negli occhi.Giuro che se lo becco lo crocifiggo alla magnolia che ho in giardino, così se la smette di appestarmi la porta d'ingresso o l'automobile...Premesso questo, la mia giornata è rapidamente rientrata sui consueti binari. Il momento TOP della giornata era già passato. Ora, come di consueto, vi scrivo dalla mia scrivania grigia, soffocato da pareti grigie, mentre guardo fuori un cielo grigio. Sto aspettando il mio capo, anche lui grigio.Non ho niente di nuovo, niente di particolar da raccontare.Il weekend se nè andato alla velocità della luce, lasciandomi qui a fare il count down al prossimo venerdì. Dovrebbero fare un trattato di fisica quantistica sulla velocità alla quale il weekend si consuma: scriverò a Stephen Hawking, lui saprà senz'altro aiutarmi. Vedo già il titolo: "Dal weekend ai buchi neri". Forse sarebbe meglio "grigi".Che differenza rispetto a sabato, quando ero al mare a correre col mio iPod nelle orecchie! Ovunque mi girassi, vedevo coppiette limonare ardentemente sulle dune. Paranoico o no, vi giuro che c'era molto ormone nell'aria!!!Ed io correvo, sulla battigia, e più il brano era incazzoso e più volavo sulle mie Nike Pegasus. Mi sentivo bene, nonostante il mio ginocchio sbriciolato producesse scintille e fumo, come un petardo a capodanno.In uno schiocco di dita (e qualche drink di troppo) mi sono ritrovato di nuovo seduto qua. Se penso che la mia vita vale 8 euro e 50 centesimi l'ora, mi prende malissimo.Da stasera inizio a prostituirmi.   Long gone day - Mad Season