smemoria

"Potrai mai perdonarmi" mi scrivesti stasera...


Potrò mai perdonare Ossimoro il tuo essere tutti, potrò mai perdonarti l'esser te stesso unico con tutti osservatore dell'esterno (l'interno solo se ben tappezzato incuriosisce)... potrò mai perdonare l'ignoto, l'ignorare il non, la cortesia , la leggerezza , il senso del mestiere .. l'appassire di rose in vasi di Murano  inevitabile di tenerezza di petali di maggiore profumo ma diverso assorto intimo di se e più schivo ... Potrò mai perdonarti (e ti perdono) l'ozono che ti punge e ti richiama altrove? Tu sei l'icona di questa luce della scatola magica --la scatola cinese delle ombre- - che tutto già contiene e nulla , quel Nulla che resta a spenta luce -tutte le luci spente- a stringere di braccia la mia pena, una pena indistinta di me cheresto inerme. Potrò mai perdonare l'essere tuo qualunque? L'averti immaginato come io ti volevo come nessuno è ne lo potrebbe? Perdonare l'inganno che mi detti e mi do e ancora mi darò, con gli Ossimori non so ancora per quanto? Si , ti perdono , e perdono la luce di questa troppa luna irriverente passiva d'altrui fuoco, luna di latta che riflette sghemba l'atrui rivolta e disperato ardore... Tu sei la luna... come non perdonarti?