smemoria

Pretesti il giocoliere


PRETESTI  Pretestiper cullare i tuoi luttigli inespressi pensierile omissionie tutti quei rimpiantiche creasti da solo i negati abbandonile rivalsel’orgoglio ed i dissestiche infili come perlein collane di “se”. Controverso il destinoe la difesa,e ti spaventa il cieloe guardi in basso,tombini come inferi voraci scarpe annoiateo frettolose,incerte o disattentetrascurate o brillantinon ricambiano sguardi  rimandano soltantod’altre vite distantidi contatti temutid’occhi nascosti,i tuoi,dietro vuotiproclamati, ostentati, i tuoi sguardiche vagano l’Altrovepigri, lenti, distanti,non conosconola linea d’orizzonte,vanno di làe portano fardellisigillati-valigie neree scatolee clessidre-per mete sconosciutee controverse,per tempo contrappostoper gli incanti a venireper quelli già dimessi..pei pensieri pensati,come me. Come potrò parlarti di traguardi?come aprire le porteai venti di tempestafuribondi d’ozonoe crudidi lontani profumi,gli Eliotiani aliseiin windy roomsche vorticano in testascomponendo le carte? Io ti ho udito cantarequalche volta,al risveglio,prima che l’Altroti ghermisse, sveglio,e annientasse il tuo Te,prima che l’ombrad’un futuro lontanomille volte vissuto,t’avvelenasse l’oggie ti umiliasse. Non nasconderti adessodietro camicie biancheda stirare,solitudiniconcimate col sale…-quietati-e nella quieteguarda sopra le chiomedei cipressicon quello sguardo tuosperso e distantee vanne fierodi quello che vi lessi.