Spread

E' la finanza bllezza


1. Nel post precedente ho raccontato che la speculazione internazionale sta aggravando la situazione economica e complessiva che in questo momento vive il Giappone.Non ho detto con quale meccanismo, perché nessuno lo conosce con certezza.  Sembra che ci sia una corsa all’acquisto di Yen, per coprire eventuali, prevedibili perdite su titoli di società private di quel paese, finanziati a debito. Sennonché, l’aumento della domanda di Yen fa aumentare il cambio contro le monete che hanno rapporti commerciali col Giappone, il che provoca un aumento dei prezzi delle esportazioni e una perdita di competitività dell'intera economia del paese. A Napoli si dice: U ccuottu ncopp’u bbulluto, il cotto sul bollito.2. L’agenzia d'informzioni Reuters ha dichiarato  che alle 23 di ieri notte si sono riuniti in videoconferenza i ministri delle finanze del G7 (USA, Regno Unito, Francia, Germania e Giappone) per far sapere che la banca centrale del Giappone non sarà lasciata sola a difesa dello Yen. La notizia ha fatto, in parte, alleggerire l’attacco speculativo. 3. Ma “chi sono questi speculatori?”, si chiede oggi un esperto di finanza internazionale. E leggete cosa si  risponde: “Non sono necessariamente cinici personaggi che approfittano del dramma che sta vivendo il paese. In serata (di ieri, n.d.r.) una nota dell’agenzia Dow Jones, riportando un’anonima fonte svizzera, ha sostenuto che il repentino balzo dello yen sia stato provocato dalla decisione di Barclays di chiudere per un’ora la propria piattaforma (Barx), visti gli ampi spread tra denaro e lettera che s’erano aperti sulla valuta nipponica… Ma va tenuto presente che sul mercato yen/dollaro stavano operando parecchie banche straniere che si sono precipitate a fare liquidità per coprire gli acquisti di azioni effettuati a debito. E la via più breve è stata operare sul mercato valutario forword e swaps (a termine)”.4. Ci avete capito qualcosa? Io poco. Ma so che Barclays, oltre che una banca come tutte le altre, è soprttutto una banca d’affari mondiali e Barx la sua unità operativa per questi affari. Le altre banche cui si fa riferimento non sono diverse. Per  garantirsi dal quasi certo cattivo futuro andamento dell’economia giapponese, tutte hanno fatto incetta di Yen, incuranti delle conseguenze che provocano e che conoscono meglio di tutti noi. E so anche che i contratti a termine (forward e swaps), essendo delle vere e proprie finzioni di scenari futuri, finiscono per far lievitare i prezzi della 'cosa' contrattata, cioè dei soldi o delle cosidette comodities (petrolio, grano, mais, soia, ecc). Se oggi che il petrolio vale 105 dollari il barile, contratto quello di settempre, va da sé che, viste le aspettative, sono disposto a scontare il prezzo presumibilmente maggiore di settembre. Naturalmente a settembre, in virtù dei contratti a termine stipulati prima, il prezzo del perolio sarà maggiore di quello di oggi. La famosa profezia che si autoadempie (R.Merton): quando si dice che una cosa succede, tutti adottano comportamenti perché aucceda. Nel nostro caso con l'aggravante che i contratti a termine non sono cose che si dicono, ma cose che si fanno. 5. Ma è la finanza bellezza.