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E poi dicono che i professori non sono pe(n)santi


1. Al tempo del governo Monti il ministro Elsa Fornero ha varato una riforma del lavoro che, oltre a non favorire l’occupazione, ha prodotto un esercito di senza lavoro e senza pensione (esodati), ancora non quantificato.Nell’euforia del momento, esperti e politici hanno fatto commenti diversi, ma nessuno ha discusso fino in fondo, merito e conseguenze.Adesso che il governo Monti  non è che uno spiacevole ricordo, in tanti additano la riforma Fornero come causa della mancanza di lavoro. Fra questi Pietro Ichino, giuslavorista e, a tempo perso, eclettico uomo politico. 2. In una puntata del talk-show del mattino di La 7, qualche giorno fa il professore ha sostenuto, parola più, parola meno, che una riforma del lavoro era necessaria, ma quella pensata e realizzata dalla ministra Elsa Fornero ha “infartuato” il rapporto di lavoro, avendo aggiunto all’incertezza della flessibilità in uscita, quella della flessibilità in entrata; e le due incertezze insieme avrebbero reso più difficile (infartuato) la gestione del rapporto dilavoro. Con la conseguenza che il lavoro continua a latitare. Di qui, l’urgenza di riformare la riforma Fornero.Come riformarla, il professore un giorno, forse, un giorno ce lo dirà. Noi intanto ci domandiamo:a. La ministro Elsa Fornero era, ed è professoressa di Economia Politica presso l’Università di Torino, nonché esperta di problemi della previdenza. Verosimilmente, quando ha lavorato alla sua riforma, ha usato conoscenze specifiche esperte. Possibile che non abbia saputo dosare le due flessibilità classiche del rapporto di lavoro?b. La conta degli esodati era di competenza della ministra, o non piuttosto delle sue strutture e della stessa INPS? E visto che i dati, comunque reperiti, erano risultati manifestamente irreali, non si poteva ricorrere a una specie di avviso pubblico, col quale invitare i diretti interessati ad attivarsi?c. Il professor Ichino ha soluzioni pronte per un diverso dosaggio delle due flessibilità, o deve ancora studiare? 3. La ex ministra Fornero, avendo sposato la causa dell’austerità, sui problemi del lavoro ha fatto quello che poteva fare, cioè, teoria. E il fenomeno degli esodati è stato un risultato inintenzionale. Il professor Ichino, vedendo che per l’austerità nel Partito Democratico tirava brutta aria, si è aggregato a Monti, cioè a colui che ha avallato la riforma Fornero: cosa potrebbe mai pensare,/dire,/fare di diverso dalla ex ministra? A mio giudizio, potrebbe solo proporre un atra teoria, con le medesime conseguenze.Il ministro del lavoro in carica è scettico sulla reale possibilità di creare nell’immediato posti di lavoro. Come tanti altri ormai, a partire dal premio nobel per l’economia Paul Krugman, ritiene che per nuovi posti di lavoro ci vogliano investimenti. Ritiene, cioè, quello che né la professoressa Fornero, né il professor Ichino hanno pensato: la prima nella stesura della legge; il secondo nel parlare televisivo che s'interessa la riforma. 4. Professori, il lavoro manca, perché mancano investimenti e gli investimenti mancano perché c’è l’ impegno internazionale dell’austerità.E voi... non avete usato la brillantina linetti.