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La matta idea del marmittone Curly.


1. Adriana Cerretelli, nota giornalista de Il Sole 24 Ore, oggi ha firmato uno dei due editoriali del giornale. Riporto il succo del suo ragionamento. Se si mettono a confronto i dati di quello che hanno fatto Grecia, Irlanda, Spagna, Portogallo e quello che non hanno fatto Italia e Francia, si scopre perché i dubbi dell’Europa sulla “volontà” del nostro paese di tenere i conti in ordine sono ben fondati. L’Italia è molto resistente ai suggerimenti europei e, tra l’altro, non capisce la lezione, non apprezza i buoni risultati ottenuto dal ‘risanamento’ operato in cambio degli aiuti della c.d. troica (FMI, BCE e Commissione Europea); risultati che oggi significano uscita dalla crisi e avvio della ripresa. 2. Sempre oggi, lo stesso giornale, ha pubblicato un articolo di Paul Krugman che, in un passaggio, sembra una risposta alla giornalista. Riporto lo stralcio. 3. In uno dei film dei tre Marmittoni - scrive Krugman - c’è una scena in cui si vede Curly che sbatte ripetutamente la testa contro il muro. Moe gli chiede perché lo fa e Curly risponde: - Perché quando smetto è bellissimo -. Come battuta è brillante, peccato che che in questo momento sia il criterio dominante delle politiche di bilancio… gli austeriani (coloro che predicano l’austerità n.d.r.) ora cantano vittoria perché alcuni paesi che hanno imposto politiche di rigore finalmente, dopo anni di contrazione dell’economia, cominciano a mostrare un minimo di crescita… questo sta avvenendo perché prima o poi un’economia tende a crescere, se le politiche sbagliate non peggiorano ancora di più…. In ogni caso i paesi indicati sono ancora ben al di sotto di come sarebbero stati con meno austerità.4. Scelgo la quasi risposta.