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La teoria economica della 'crisi di mezza età'.


1. Fino ad oggi gli economisti pensavano che la felicità delle persone fosse strettamente legata ai consumi di beni e all’utilizzo di servizi ma nulla avesse a che fare con il loro ciclo di vita. Il celebre Prof. Franco Modiglioni fu insignito del premio nobel, per avere spiegato che l’età certamente influenza il reddito delle persone, ma i consumi - che producono la felicità - e la felicità stessa nell’arco della vita hanno un andamento costante, per la semplice ragione che, quando si guadagna di più, si risparmia per quando si guadagna di meno, di talchè il reddito non varia e con esso i consumi e la felicità.2. Di recente, David Blanchflower e Andrew Osvald (BA), due economisti che vivono e studiano fra l’America e l’Inghilterra, elaborando i dati (consumi, stili di vita, salute fisica e mentale ecc.) riguardanti un campione di cinquecentomila persone che vivono sulle due sponde dell’Atlantico settentrionale, sono giunti alla conclusione che c’è una solida correlazione fra età e felicità e che la curva che meglio la rappresenta ‘è una U’ . Il che significa che la felicità è più consistente all’inizio ed al declino della vita ed è al suo minimo nell’età di mezzo. Di conseguenza è fortemente influenzata dalle stagioni della vita.3. La teoria confermerebbe la ‘crisi della mezza età’, di cui tanto si parla e che fino al lavoro di BA non aveva mai avuto una spiegazione scientifica4. Segnalo, per i curiosi, che quanto precede è tratto da un bell’articolo di Francesco Daveri apparso sul Domenicale de ‘Il Solo 24 Ore’ del 22 aprile 2007.