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Bad Banks e titoli spazzatura.


1. I titoli spazzatura di cui si ho parlato nel precedente messagio hanno nomi diversi, per lo più inglesi: crediti default swap, vendite alla scoperto, hedge found, private equity e via dicendo. La denominazione generica che raggruppa quelli fin'ora conosciuti è: 'derivati'. Per quelli futuri, se ancora avremo la sventura di conoscerne, vedremo. La lcaratteristica comune dei derivati è, che a differenza di azioni e obbligazioni che rappresentano patrimoni di aziende, questi titoli sono, nella sostanza, cambiali poggiate sulla solvibilità di chi le emette: se l'emittente è solvibile, i derivati hanno valore - come in effetti sono stati per molto tempo - e possono essere oggetto di compravendita; se l'emittente diventa insolvente, tanto da far pensare che non è in grado di onorare il debito, il valore si disperde e diventano carta straccia.2. La crisi finanziaria in atto, della quale tutti abbiamo qualche idea - si è generata esattamente quando i derivati sono diventati carta straccia, e le istituzioni finanziarie, che li hanno in portafoglio - banche in primis - non possono più, o non vogliono più, erogare credito.Nel precedente messagio mi sono chiesto: che fine faranno i derivati quando saranno tolti dai bilanci di banche e imprese, e parcheggiati in bad banks?Per dare una risposta, in primo luogo c'è da fare una premessa: nessuno pensa di considerarli perdite secche dei possessori, anche perché in molti casi, sono pari a due, tre e anche oltre il patrimonio aziendale. Quindi, certamente, necessiteranno di una govrnance, perché avranno un valore residuo, frutteranno rendite, saranno oggetto di compravendita ecc. Il problema che si pone è a chi farà capo la governance.Per il caso dell'America, pare che sia scontato che se ne debba occupare lo stato e tutti i costi debbano gravare sui contribuenti. Ma per l'Europa e per l'Itialia, dove si pensa a bad banks, appendici delle singole banche detentrici di derivati, la scelta della governace non è delle più semplici. Io penso ad una soluzione del tipo che accenno, affidata ai segienti steps:- stabilire un principio contabile che obblighi le banche a non creare momnti di interferenza fra contabilità sanata, e contabilità bad;- far certificare le due contabiltà da un valutatore indipendente (banca centrale, borsa ecc.);- obbligare per le banche di prestare credito per un % dei ratios riderminati dopo il risanamento;- monitorare il mercato parallelo dei derivati, fino all'accertamento di un loro valore stabile e ritenuto accettabile;- programmare il reinsirimento dei valori così ottenuti, nella contabilità sana, in stock percentuali, rispetto a un valore dato (capitale lordo, capitale fisso, cash flow, utile lordo o netto ecc.).3. Frse la ripresa prenderebbe i tempi lunghi, e non risolverebbe subito il problema della disoccupazione. Ma, alla fine, sarebbe più solida. Quanto all'occupazione, come accennavo nel precedente messaggio, si dovrebbe pensare ad una seria riforma degli ammortizzatori sociali.