Spread

Non è una cosa seria.


1. Forse non molti sanno che le banche fanno un lavoro che ha del miracoloso(sic!): prendono denaro a prestito (depositi), pagando un interesse, e lo prestano (crediti) ad altri facendosi pagare un interesse. E guadagnando la differenza fra l’interesse che pagano e quello che incassano.Per fare questo lavoro le banche devono garantire, in qualunque momento, la restituzione del denaro che hanno avuto in prestito. Se la garanzia viene meno, sono insolventi.C’è ancora un particolare: la garanzia riferita è affidata ad una sorta di fondo, che ogni banca deve tenere in contabilità e che, tecnicamente, è denominato riserva. In dipendenza delle regole vigenti, la riserva si aggira intorno al 20% dell’ammontare dei depositi ricevuti e, spesso, non è rappresentata da liquidità immediata.A volte può succedere che una banca, per motivi diversi, abbia immediato bisogno di liquidi. In tal caso ha tre canali di finanziamento a breve termine:- si rivolge ad un’altra banca, pagando un interesse. di solito inferiore all’1%;- partecipa alle aste settimanali della banca centrale (BCE) e ottiene il denaro di cui ha bisogno all’1%;- preleva la somma che le occorre, direttamente da un apposito sportello d’emergenza della BCE, pagando l’interesse dell’1,75%, con l’obbligo di restituzione di quanto prelevato nelle 24 ore.2. Il 15 febbraio scorso la BCE ha fatto un’asta, nella quale ha assegnato 253 mld. di euro. La notte fra il 16 e 17 successivi una banca, ancora senza nome, ha prelevato dallo sportello d’emergenza  16 mld di  euro; il 17, più banche hanno prelevato altri 16 mld.Tanto è bastato per mandare in fibrillazione tutta la finanza internazionale. Perché - è stata la domanda - due prelevamenti così elevati, fatti in emergenza e pagati all’1,75% per sole 24 ore, se uno e due giorni prima erano disponibili somme anche più elevate all’1%? C’era forse in giro qualche banca in stato di fallimento? E quale banca era?Ancora nessuno sa cosa sia successo.Siccome nessuno più ne parla, e nella finanza i ‘guai’ succedono ad horas, probabilmente niente di grave c’era sotto. Si sarà trattato del solito errore tecnico, come usa dire.3. Però io mi sono fatta una domanda: e se la fibrillazione che c’è stata avesse innescato il panico per il timore di qualche nuovo focolaio di crisi, e il panico fosse durato un paio di giorni, cosa sarebbe successo? La risposta è ovvia: avremmo avuto un nuovo bel tonfo delle borse e poi…e poi.Ma questa è la finanza che vogliamo?