smoked_ice

Nero Profondo


_Così, all'improvviso, il profondo nero mi prende nell'essere__e non posso ignorarlo__Fa parte di me, io gli appartengo__Senza dare spiegazioni, esco nella notte alla ricerca d'improbabili compagni e noti reietti invisibili alla società__La stazione è il mio campo di guerra, e la trovo i miei camerati a cui sciolgo la lingua al prezzo irrisorio di una paglia__Chi  mi osserva, quelli bene, non mi scheda, non pensa, non crede, che io sia un reietto, il mio vestire è così uguale a loro__Ma l'essenza che mi porto dentro, quella che loro non vedono, è un orribile mostro per la società civile__Accanto a Mario, sembro un angelo, ma sono un povero diavolo come lui__Anche se profumo di pulito__Anche se rifiuto di bere il suo cocktail di vino chimico in tetrapak e alcool denaturato__Per loro sono un eroe__Per me un pusillanime, che rifiuta il suo appartenere__a questo affascinante nero profondo_