S.M.U. ASCOLI

Mercoledì 18: AMARE SEMPRE


Siamo al terzo giorno di questa speciale settimana. Ieri abbiamo provato ad “amare tutti”.Per tanti sarà stato un successone; qualcuno avrà trovato delle difficoltà; Qualcuno forse si è scoraggiato. A questi diciamo: forza, coraggio, andiamo avanti, ripartiamo senza indugi.Amare tutti ci ha fatto andare al di là della simpatia e dell’antipatia, del mi piace e non mi piace, della voglia e non voglia, del bello e del brutto. Abbiamo “spalancato” il nostro cuore a tutti. Oggi ci proponiamo di più: “amiamo tutti sempre”.Dalle ore O alle ore 24,00 senza aspettare la grande occasione, amiamo incominciando dalle piccole cose. C’è un trucco che ci permette di “amare sempre”: è puntare su quel solo momento che abbiamo a disposizione ora. Vivi intensamente quel sorriso da donare, quel lavoro da svolgere, quei compiti da fare, quella cena da preparare, quella stanza da spazzare, quello strumento da suonare, quell’avvenimento triste o lieto da condividere. Ogni giornata, attimo dopo attimo.Diceva Pascal: “Noi non pensiamo mai al presente; e se ci pensiamo è solo per predisporre l’avvenire, che è il nostro vero obiettivo. In tal modo noi non viviamo mai, ma speriamo di vivere e, attendendo sempre di essere felici, è inevitabile che non lo siamo mai”. Se amiamo invece in ogni momento chi ci passa accanto, alla sera ci accorgeremo di aver amato tutti. E ogni atto, rivestito di solennità, rimarrà nella memoria come il dolce ricordo di una cosa compiuta perfettamente. E la nostra vita sarà piena, ricca e degna di essere vissuta.Einstein diceva “Io abito nel presente. Non penso mai al futuro. Arriva già abbastanza presto”. E Edith Stein affermava: “La mia vita comincia da capo ogni mattina e termina ogni sera, non ho progetti né mire di più lunga durata. La previsione non deve mai essere una preoccupazione”.Vivi l’attimo presente, l’unico che hai come fosse l’ultimo che ti è dato da vivere.Pensaci. E se fosse l’ultimo?C’è un canto religioso che dice: “Si, Gesù, fammi parlare sempre come fosse l’ultima parola che dico, fammi agire sempre come fosse l’ultima azione che faccio…”.