S.M.U. ASCOLI

Domenica 22: LA FRATERNITA'


Ciao. Siamo arrivati all’ultimo giorno della Settimana Mondo Unito. Mi viene voglia di azzardare un piccolo resoconto. Come ti sembra stia andando?Ti rispondo con una piccola riflessione. Questa mattina mi sono svegliato con un’idea fissa in mente. Ho cercato tra le mie cose e ho ritrovato una citazione bellissima di Martin Luther King che fa proprio al caso nostro. Te la leggo; dice: “Un giorno o l’altro ci dovrà entrare in testa che, sebbene ci possano essere differenze politiche o ideologiche, i vietnamiti sono nostri fratelli, i russi sono nostri fratelli, i cinesi sono nostri fratelli: un giorno ci siederemo tutti al tavolo della fratellanza”.È questa idea della fratellanza o per meglio dire della FRATERNITA’ che mi ha colpito. Non pensi si adatti particolarmente a ciò che stiamo cercando di vivere in questi giorni.Mi fai ripensare alla rivoluzione francese ed alla dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino in cui si afferma che tutti gli uomini nascono, liberi ed uguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.Esatto, direi che si tratta di parole straordinariamente attuali. Sono convinto che l’ideale della fraternità può essere la risposta ai problemi del nostro tempo.Ma non credi che in questi giorni, provando ad amare tutti, amare per primi, amare sempre ed in particolare amare i nemici, abbiamo fatto un passo avanti importante sulla via della fraternità?E’ proprio questo quello che volevo dire all’inizio. In questi giorni ci siamo adoperati per vedere un fratello in ognuno. Personalmente, ciò mi ha aiutato a riscoprire il fascino di amare il mio prossimo: il vicino di casa, il collega di lavoro, i familiari con cui non andavo troppo d’accordo.Ho scoperto che siamo tutte tessere di un meraviglioso mosaico che ci coinvolge in prima persona. Penso proprio che per dare una mano alla nostra città dobbiamo rendere questo mosaico più bello possibile.In ogni momento c’è un prossimo che mi passa accanto. Forse non la pensa come me, forse è profondamente diverso da me e questo in altre circostanze potrebbe rendermelo nemico. Devo dire: “E’ mio fratello”. Se mi pongo in quest’ottica tutto assume un significato meraviglioso.Coraggio allora, possiamo cambiare il volto della nostra città. Se la fraternità comincia a vivere tra noi, allora c’è speranza per il mondo. Chissà cosa avranno pensato gli ascoltatori di questo nostro programma. Siamo degli irriducibili visionari? Guardate che siamo in tanti però. Ieri sera al palafolli quanti giovani. E alla chiesa della scopa ogni sera, hai visto quanti? Dì la verità: anche tu che ci ascolti credi nella fraternità universale, vero? Crediamoci, in questa settimana ne abbiamo costruito un pezzetto.