Post n°1095 pubblicato il
07 Settembre 2008 da
snoopy68
Una brutta notizia
Genitori vietano la partecipazione perchè non gradiscono lo slogan "Arte (contro cosa) nostra" coniato dal teatro Bellini che ha organizzato l'evento.
Catania, Dance Attack antimafia
cento ragazzi bloccati dalle famiglie
Cento giovani ballerini tra i 14 e i 18 anni sono stati bloccati dalle famiglie che hanno impedito loro di partecipare al Dance Attack antimafia promosso dal teatro Bellini di Catania, in programma nel pomeriggio in piazza Palestro. Durante gli ultimi preparativi, mentre lo staff del teatro distribuiva le t-shirt con il logo antimafia "Arte (contro cosa) nostra", coniato er l'occasione dal Bellini, un centinaio di ballerini non si sono presentati all'appuntamento, pur avendo precedentemente garantito la loro adesione.
Per qualche ora la vicenda ha avuto i contorni di un giallo. Poi il chiarimento, come riferisce una nota del teatro. Alcuni di loro, in lacrime, hanno raccontato di aver ricevuto il divieto da parte dei genitori a partecipare alla manifestazione. A scatenare la reazione della famiglie sarebbe stato proprio il logo antimafia che si legge sulle magliette che saranno indossate da tutti i partecipanti al Dance Attack.
"A poche ore dall'evento", ha detto il sovrintendente del Teatro Massimo Bellini, Antonio Fiumefreddo, "abbiamo appreso che gli allievi di una scuola di danza di uno dei quartieri più a rischio della città hanno dovuto rinunciare a scendere in piazza su pressione dei genitori, che non avrebbero gradito il messaggio antimafia della manifestazione. Dedichiamo a questi cento ragazzi l'iniziativa di oggi pomeriggio. Rispetto ai tempi in cui in piazza non scendeva nessuno registriamo che oggi sono solo in cento a restare a casa, e per giunta costretti. E' una svolta storica".
Il teatro aveva lanciato nei giorni scorsi un appello alla mobilitazione pacifica, invitando per domenica pomeriggio i giovani della città a un Dance Attack per dire no a tutte le mafie. Un happening con mille giovani ballerini assieme in strada per invadere pacificamente le piazze di Catania, a cominciare da piazza Palestro, in un quartiere sinbolo di disagio sociale, protagonista in passato di drammatiche vicende criminali. Con l'oocasione il teatro ha voluto inaugurare un ciclo di eventi artistici con il marchio "Arte (contro cosa) nostra", manifesto di impegno sociale e civile che "dal teatro arriva nella città, tra la gente, in nome della lotta all'illegalità".
da Repubblica.it
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il 20/12/2011 alle 08:42
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il 20/12/2011 alle 08:19
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il 12/02/2010 alle 13:51
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il 14/09/2009 alle 17:10
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il 14/09/2009 alle 16:57